Piano di pace Usa per l'Ucraina, Ue: "Kiev ed Europa siano d'accordo". Zelensky incontra i generali americani

L'Alta Rappresentante dell'Unione europea: "Accogliamo con favore tutti gli sforzi significativi per porre fine a questa guerra, ma deve essere giusta e duratura"

Zelensky - Afp
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20 novembre 2025 | 10.56
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Il presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy ha incontrato oggi, giovedì 20 novembre, la delegazione di rappresentanti degli Stati Uniti. Lo riferisce Rbc-Ukraine, all'indomani delle anticipazioni della stampa americana sulla missione in Ucraina del segretario dell'Esercito degli Stati Uniti, Daniel Driscoll e di altri due generali a quattro stelle. Secondo le fonti di Rbc-Ukraine, Zelensky ha incontrato Driscoll e diversi generali prima dell'avvio, poco fa, di un'altra riunione con un formato diverso e la partecipazione di Rustem Umerov, ex ministro della Difesa, segretario del Consiglio per la sicurezza e la Difesa dell'Ucraina.

Ieri il ministro ucraino della Difesa, Denys Shmyhal, aveva confermato di aver incontrato a Kiev Driscoll, parlando di "dialogo costruttivo", ringraziando per il "sostegno costante" e sottolineando in un post su X che l'"Ucraina è un alleato affidabile degli Stati Uniti". "Siamo concentrati sui prossimi passi per l'attuazione di accordi storici in materia di difesa raggiunti tra Zelensky e Donald Trump", ha scritto. "Porteranno - ha aggiunto - la nostra cooperazione un livello completamente nuovo".

Nel messaggio ha elogiato "i prodotti ucraini", ribadito che "insieme con i nostri alleati siamo pronti a sviluppare soluzioni di sicurezza congiunte" e spiegato di aver "presentato i nostri sviluppi nel campo dell'innovazione della difesa". Shmyhal ha indicato la "produzione di droni Fpv, intercettori e capacità di attacco in profondità" e ringraziato gli Usa "per aver autorizzato la vendita di un pacchetto di supporto per il sistema di difesa aerea Patriot del valore di circa 105 milioni di dollari".

L'Ue frena sul piano di Trump

L'alta rappresentante dell'Ue Kaja Kallas da Bruxelles avverte che per "porre fine" alla guerra in Ucraina "è necessario che anche gli ucraini e gli europei siano d'accordo su questi piani". Il presidente russo Vladimir Putin, continua Kallas, "potrebbe porre fine a questa guerra immediatamente, se smettesse di bombardare i civili e di uccidere le persone. Ma non abbiamo visto alcuna concessione da parte russa. Accogliamo con favore tutti gli sforzi significativi per porre fine a questa guerra, ma deve essere giusta e duratura, il che significa che gli ucraini, ma anche gli europei, devono essere d'accordo". Per Kallas, gli europei non sono stati coinvolti nell'elaborazione del presunto piano di pace russo-americano: "Non che io sappia", risponde.

Il piano di pace di Trump in 28 punti

Secondo quanto riportato da Axios, il piano di pace di Trump per la fine della guerra in Ucraina garantirebbe alla Russia alcune zone dell'est del Paese che attualmente non controlla - in sostanza tutto il Donbass - in cambio di garanzie di sicurezza degli Stati Uniti per Kiev e per l'Europa nel caso di future aggressioni di Mosca, ha rivelato una fonte dell'amministrazione americana, secondo cui la convinzione della Casa Bianca è che l'Ucraina perderebbe comunque quelle porzioni di territorio che dovrebbe cedere alla Russia e che quindi sia "interesse di Kiev raggiungere un accordo adesso".

I 28 punti del piano di Trump darebbero alla Russia il pieno controllo delle regioni di Luhansk e Donetsk (che insieme formano il Donbass), nonostante l'Ucraina controlli ancora il 12% di territorio in quelle zone. Nonostante il controllo di Mosca, le aree dalle quali Kiev dovrebbe ritirarsi sarebbero considerate una zona smilitarizzata nella quale la Russia non potrebbe dispiegare proprie truppe, riferisce Axios, secondo cui nelle altre due regioni di Kherson e Zaporizhzhia le attuali linee di controllo rimarrebbero per lo più congelate, con la Russia che restituirebbe alcuni territori, previa negoziazione.

Ancora, secondo il piano, gli Stati Uniti e altri Paesi riconoscerebbero la Crimea e il Donbass come territorio legalmente russo, ma all'Ucraina non sarebbe richiesto di farlo.

Il piano, secondo indiscrezioni riportate dal Financial Times e dall'Economist, includerebbe anche limitazioni alle dimensioni dell'esercito di Kiev e alle sue armi a lungo raggio in cambio di garanzie di sicurezza da parte degli Stati Uniti. Non è chiaro cosa comporterebbero le garanzie di sicurezza degli Stati Uniti oltre alla promessa di difendere l'Ucraina da ulteriori aggressioni russe.

Secondo due fonti con conoscenza diretta, il Qatar e la Turchia sono coinvolti nella stesura del nuovo piano di Trump e nel sostenere gli sforzi di mediazione degli Stati Uniti e un funzionario di Doha avrebbe partecipato ai colloqui tra l'inviato della Casa Bianca Steve Witkoff e il consigliere per la sicurezza nazionale ucraino Rustem Umerov lo scorso fine settimana.

Mosca: "Nessuna proposta ufficiale da Usa, ma contatti in corso"

Mosca tuttavia non avrebbe ancora ricevuto dagli Stati Uniti alcuna proposta ufficiale di accordo di pace con l'Ucraina, ha dichiarato la portavoce del ministero degli Esteri russo Maria Zakharova. ''La Russia non è a conoscenza del nuovo piano di pace riguardante l'Ucraina e non ha ricevuto bozze di accordi dagli Stati Uniti'', ha affermato.

Russia e Stati Uniti "non stanno tenendo al momento consultazioni sull'Ucraina, tuttavia sono sicuramente in atto dei contatti", ha poi detto ai giornalisti il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, sottolineando che non ci sono stati sviluppi dopo l'incontro in Alaska tra i presidenti russo Vladimir Putin e statunitense Donald Trump. Mosca rimane aperta a un accordo che affronti le cause profonde del conflitto in qualsiasi momento, ha aggiunto.

Il portavoce presidenziale ha inoltre affermato di non sapere nulla dell'intenzione dei generali americani, attualmente in visita a Kiev, di recarsi successivamente in Russia. Secondo il Wall Street Journal, il segretario dell'Esercito statunitense Daniel Driscoll ha intenzione di incontrare i rappresentanti russi dopo i negoziati con la parte ucraina.

Tajani: "Europa deve partecipare a trattativa pace"

L'Europa deve essere "parte" in ogni trattativa volta a raggiungere la pace in Ucraina, ha sottolineato intanto il ministro degli Esteri Antonio Tajani, a margine del Consiglio Ue. "Sono solo indiscrezioni giornalistiche - osserva Tajani - è difficile commentarle. Quando sarà presentato, faremo un'analisi approfondita".

Per il ministro, "l'Europa dovrà svolgere anch'essa un suo ruolo, anche perché l'Europa ha inflitto le sanzioni alla Russia. Per ritirare le sanzioni, deve esserci anche l'accordo dell'Unione Europea. Adesso siamo ancora nella fase delle sanzioni, di non ritirare le sanzioni. Quando finalmente ci sarà la possibilità di sedersi attorno a un tavolo, lavoreremo tutti per raggiungere la pace. Questo è l'obiettivo finale: noi lavoriamo tutti per la pace".

Nessuno, ribadisce Tajani, si considera in "guerra con la Russia", però "la Russia è il Paese che ha invaso l'Ucraina: c'è un aggressore e un aggredito, questo dobbiamo sempre ricordarlo. Occorre sostenere l'Ucraina, nella speranza che si possa, quanto prima, arrivare a un cessate il fuoco, dopo un incontro tra le parti". Per Tajani, l'Europa "dovrà essere parte della trattativa, anche perché l'Ucraina rappresenta anche una barriera alla sicurezza per l'Europa. Se cade l'Ucraina, aumentano i rischi per l'Europa. E questo non possiamo assolutamente accettarlo", conclude.

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