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Il Papa avverte i nuovi cardinali: "Montarsi la testa stordisce più della grappa a digiuno"

Lettera inviata in vista della loro proclamazione al Concistoro in Vaticano del 14 febbraio e pubblicata oggi sull'Osservatore Romano. "Mantenersi in umiltà nel servizio non è facile quando si considera il cardinalato come un premio, come culmine di una carriera, una dignità di potere o di superiore distinzione". Francesco: "Non esiste la famiglia perfetta ma i conflitti vanno affrontati"

Il Papa avverte i nuovi cardinali:
23 gennaio 2015 | 17.17
LETTURA: 3 minuti

Attenzione a non montarsi la testa per il 'successo', perchè questo atteggiamento "stordisce più della grappa bevuta a digiuno". Papa Francesco avverte i nuovi cardinali, nella lettera inviata in vista della loro proclamazione al Concistoro in Vaticano del 14 febbraio e pubblicata oggi sull'Osservatore Romano.

"Questo nuovo servizio è un servizio di aiuto, sostegno e speciale vicinanza alla persona del Papa e per il bene della Chiesa. E proprio in ordine ad esercitare questa dimensione di servizio, il cardinalato è una vocazione", ribadisce il Papa.

"Il Signore, mediante la Chiesa, ti chiama ancora una volta a servire; e ti farà bene al cuore ripetere nella preghiera l’espressione che Gesù stesso suggerì ai suoi discepoli per mantenersi in umiltà: 'Siamo servi inutili' - scrive il Papa ai neoporporati - e questo non come formula di buona educazione ma come verità dopo il lavoro, quando avrete fatto tutto quello che vi è stato ordinato".

Francesco osserva che "mantenersi in umiltà nel servizio non è facile quando si considera il cardinalato come un premio, come culmine di una carriera, una dignità di potere o di superiore distinzione. Di qui - raccomanda - il tuo impegno quotidiano per tenere lontane queste considerazioni e soprattutto per ricordare che essere cardinale significa incardinarsi nella diocesi di Roma per darvi testimonianza della Resurrezione del Signore e darla totalmente, fino al sangue se necessario".

Se "molti si rallegreranno per questa tua nuova vocazione e, come buoni cristiani, faranno festa perché è proprio del cristiano gioire e saper festeggiare", tuttavia tutto ciò va "accettato con umiltà: fai in modo che, in questi festeggiamenti, non si insinui lo spirito di mondanità che stordisce più della grappa a digiuno, disorienta e separa dalla croce di Cristo".

Il Papa dà quindi appuntamento ai nuovi cardinali al 14 febbraio e raccomanda a ciascuno di loro: "Preparati con la preghiera e un po’ di penitenza. Abbi molta pace e letizia. E, per favore, ti chiedo di non dimenticare di pregare per me".

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