Il Sole è tramontato per l’ultima volta il 18 novembre 2025, dando ufficialmente inizio a un periodo di oltre due mesi di oscurità continua interrotto solo da un leggero chiarore crepuscolare nelle ore centrali
In Alaska c'è una città che rivedrà il sole il 22 gennaio del 2026. Si chiama Utqiaġvik ed è la città più settentrionale degli Stati Uniti. Qui il Sole è tramontato per l’ultima volta il 18 novembre 2025, dando ufficialmente inizio alla notte polare, un periodo di oltre due mesi in cui il Sole non supera mai l’orizzonte. La prossima alba? Arriverà soltanto il 22 gennaio 2026.
Fino a questa data, la città vivrà un periodo di oscurità continua interrotto solo da un leggero chiarore crepuscolare nelle ore centrali della giornata e dallo spettacolo delle aurore boreali nelle notti più limpide.
Utqiaġvik – conosciuta fino al 2016 come Barrow – ospita circa 4.500 abitanti, in gran parte appartenenti alla comunità indigena Iñupiat, e si trova poco oltre il Circolo Polare Artico, a circa 750 chilometri a nord-ovest di Fairbanks. La città è anche sede del Barrow Environmental Observatory, un punto di riferimento per gli scienziati che studiano il clima, il ghiaccio e l’ecosistema artico.
Nonostante l’assenza del Sole, la vita continua: il crepuscolo civile fornisce abbastanza luce per le attività quotidiane e gli abitanti si adattano al ritmo particolare di questa lunga notte.
Il fenomeno è causato dall’inclinazione dell’asse terrestre. Sopra il Circolo Polare Artico, durante l’inverno nell’emisfero nord, il Sole può rimanere sotto l’orizzonte per settimane, creando la cosiddetta notte polare. Più ci si avvicina al Polo Nord, più questo periodo di buio si allunga, offrendo uno spettacolo naturale unico: un buio prolungato illuminato solo dalle luci del crepuscolo e, a volte, dai colori vividi delle aurore boreali.