
Dopo le accuse del premier Bayrou all'Italia di fare dumping fiscale, il presidente dell'Ipse mette a confronto il successo del modello italiano con la situazione francese
''La dichiarazione del primo ministro francese François Bayrou, che critica il presunto dumping fiscale di Roma, conferma in realtà la grande preoccupazione di Parigi per il successo del modello economico e fiscale italiano''. Anche perché ''per la prima volta in 20 anni, l'Italia si indebita a tassi di interesse inferiori a quelli della Francia''. E' l'analisi che fa all'Adnkronos il politologo francese Emmanuel Dupuy, sottolineando anche che ''mentre la crisi politica in Francia si aggrava, con la minaccia di un altro scioglimento dell'Assemblea Nazionale, il secondo in un anno, la stabilità politica dell'Italia da settembre-ottobre 2022 irrita Parigi''.
Presidente dell'Istituto per la Prospettiva e la Sicurezza in Europa (Ipse), Dupuy ha notato che ''il rapporto debito/Pil dell'Italia è quindi diminuito di 10 punti percentuali nel 2024, dal 145,7% al 135,3%. La Francia, da parte sua, ha visto il suo deficit aumentare nel 2024 e nel 2025. Inoltre, l'Italia può vantare un deficit pubblico di appena il 3,4% lo scorso anno, mentre il deficit francese si è ampliato a circa il 5,8% del Pil. Infine, l'Italia ha ora un avanzo primario di bilancio. E', peraltro, l'unico Paese del G7 che può essere orgoglioso di questo''.
''Il rifiuto di François Bayrou della tassa Zucman sembra poco convincente, persino tra i suoi stessi amici politici'', ha proseguito il politologo facendo riferimento alla proposta dell'economista Gabriel Zucman, direttore dell'Eu tax observatory, di introdurre un'imposta minima del 2% sui 537 milionari che posseggono un patrimonio superiore ai 100 milioni di euro.
Dupuy ha poi voluto soffermarsi sul fatto che anche ''il predecessore di Giorgia Meloni, Matteo Renzi, sebbene politicamente poco compatibile con il primo ministro italiano, sembra confermare che François Bayrou non è a conoscenza dei veri responsabili del dumping sociale in Europa''. Il riferimento è al post di Renzi su 'X' in cui ha affermato che ''Quelle che Bayrou chiama politiche di dumping fiscale sono scelte fatte dal mio governo nel 2016. Il mio amico François evidentemente non è informato. Il dumping non lo fa l’Italia. Il governo francese impari a riconoscere gli alleati dai nemici''. (di Melissa Bertolotti)