'Spara a Giorgia', scritta contro Meloni siglata Br su sede Lega di Busto Arsizio

Indaga la Digos, è il secondo episodio in pochi giorni. Crosetto: "Deriva preoccupante"

Busto Arsizio, ancora un scritta contro Meloni siglata Br
Busto Arsizio, ancora un scritta contro Meloni siglata Br
15 dicembre 2025 | 21.19
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"Spara a Giorgia", con a fianco la stella a cinque punte e la firma Br (Brigate rosse). E' la scritta comparsa nel pomeriggio sulla facciata della Lega a Busto Arsizio, nel Varesotto. A scoprirla Vincenzo Marra, consigliere comunale della Lega a Busto Arsizio che sottolinea come "già in passato c'erano stati atti vandalici verso la sede". Oggi, spiega all'AdnKronos, "verso le 18.30 mi sono recato in sezione perché avevamo una riunione e ho trovato la scritta: il segretario ha contattato la polizia per poi fare la denuncia", sottolinea. A quanto si apprende, s ul fatto stanno indagando la digos di Varese e il commissariato di Busto Arsizio.

"Condanno questo gesto perché fa pensare a un clima d'odio che c'è da parte di persone che vedono negativamente la Premier e il governo di centrodestra e cerca, anziché parlare e dialogare con le forze politiche, di esprimersi con odio: atti del genere comunque portano a un clima di violenza", spiega ancora Marra, che continua: "In passato era comparsa una scritta 'fasci appesi' sulla facciata del palazzo del Comune".

Il consigliere comunale denuncia inoltre che non è la prima volta che la sede viene fatta oggetto di atti vandalici: "Tempo fa è stata imbrattata - dice - con vernice rossa buttata lì sulla porta e su parte del muro", conclude.

Si tratta del secondo episodio analogo in pochi giorni. Solo il 7 dicembre scorso, una scritta "Spara a Giorgia" era apparsa a Marina di Pietrasanta. Anche qui, accanto alla scritta con vernice rossa sul muro di un hotel di viale Roma, una stella a cinque punte e la sigla Br.

"Una nuova scritta minacciosa rivolta alla Presidente Meloni; un altro gesto grave e inaccettabile, che contribuisce ad alimentare un clima sempre più teso e pericoloso. Da tempo assistiamo ad una deriva preoccupante, con un linguaggio che varca i confini del confronto democratico e scivola nell’odio ideologico. Nessuna critica politica, per quanto aspra, può mai giustificare minacce o istigazioni alla violenza. La storia del nostro Paese ci insegna quanto sia rischioso abbassare la guardia di fronte a segnali di questo tipo. Come Istituzioni e come cittadini abbiamo il dovere di condannare con decisione ogni forma di violenza politica. Esprimo la mia piena solidarietà al Presidente Meloni: intimidazioni e gesti vili non fermeranno chi serve l’Italia con responsabilità". Così il ministro della Difesa Guido Crosetto in una nota.

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