Gaza, media: domani a Roma colloqui Witkoff con Israele e Qatar

Secondo il Jerusalem Post, l'inviato di Trump sarà nella Capitale per proseguire i contatti per un accordo per un cessate il fuoco nella Striscia e la liberazione degli ostaggi

Steve Witkoff - Fotogramma /Ipa
Steve Witkoff - Fotogramma /Ipa
23 luglio 2025 | 08.06
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Steve Witkoff, inviato di Donald Trump in Medio Oriente, avrebbe in programma domani a Roma colloqui con funzionari di Israele e Qatar per proseguire i contatti per un accordo per un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza e la liberazione degli ostaggi trattenuti nell'enclave palestinese. E' quanto scrive il Jerusalem Post, che cita sue fonti. Secondo il sito di notizie israeliano Ynet, sarà il ministro israeliano per gli Affari strategici, Ronen Dermer, a vedere domani a Roma Witkoff.

Idf: colpiti 120 obiettivi in 24 ore

L'Aeronautica militare israeliana ha intanto attaccato in 24 ore circa 120 "obiettivi terroristici" nella Striscia, anche "cellule di terroristi", tunnel e altre "infrastrutture terroristiche". Lo riferisce il Times of Israel, sulla base di quanto reso noto dai militari, precisando che intanto proseguono le operazioni di terra nell'enclave palestinese che vedono mobilitate cinque divisioni delle Idf.

Il monito dell'Onu: "Rischio gravi violazioni in espansione operazione israeliana"

Intanto l'Alto Commissario delle Nazioni Unite per i diritti umani ha avvertito ieri che le operazioni estese di Israele nella zona centrale di Gaza creano un rischio "estremamente elevato" di gravi violazioni del diritto internazionale.

"Questi attacchi aerei e operazioni terrestri israeliani porteranno inevitabilmente a ulteriori morti tra i civili e alla distruzione delle infrastrutture civili", ha affermato Volker Turk in una dichiarazione, avvertendo che "data la concentrazione di civili nella zona e i mezzi e i metodi di guerra impiegati finora da Israele, i rischi di uccisioni illegali e altre gravi violazioni del diritto internazionale umanitario sono estremamente elevati".

Oltre 1.000 palestinesi sono stati uccisi dalle forze israeliane mentre cercavano di procurarsi cibo a Gaza da quando la Gaza Humanitarian Foundation, sostenuta da Stati Uniti e Israele, ha iniziato le sue operazioni, hanno reso noto inoltre le Nazioni Unite.

"Al 21 luglio, abbiamo registrato 1.054 persone uccise a Gaza mentre cercavano di procurarsi del cibo; 766 di loro sono state uccise nelle vicinanze dei siti del Ghf e 288 vicino ai convogli di aiuti delle Nazioni Unite e di altre organizzazioni umanitarie", ha dichiarato all'Afp il portavoce dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani, Thameen Al-Kheetan, affermando che le vittime sono state "uccise dall'esercito israeliano".

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