Iran, ira di Teheran: "Usa hanno iniziato guerra pericolosa, mondo cadrà nel caos"

Il ministero degli Esteri avverte: "È diritto dell'Iran resistere all'aggressione militare e ai crimini commessi". Araghchi: "Conseguenze saranno terribili"

Il ministro degli esteri Araghchi - Afp
Il ministro degli esteri Araghchi - Afp
22 giugno 2025 | 09.07
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Gli Stati Uniti hanno iniziato una "guerra pericolosa contro l'Iran" colpendo i suoi impianti nucleari. A dichiararlo è il ministero degli Esteri di Teheran, secondo una dichiarazione diffusa dall'agenzia di stampa semiufficiale iraniana Tasnim. "Il mondo non deve dimenticare che sono stati gli Stati Uniti, nel bel mezzo di un processo diplomatico, a tradire la diplomazia", si legge nella dichiarazione in cui si accusano gli Stati Uniti di aver lanciato "una guerra pericolosa contro l'Iran". Gli attacchi - continua Teheran - costituiscono una violazione della Carta delle Nazioni Unite e del diritto internazionale e il governo degli Stati Uniti "si assume la piena responsabilità delle gravi conseguenze e delle terribili ripercussioni di questo crimine efferato".

E' "legittimo diritto dell'Iran resistere pienamente e risolutamente all'aggressione militare statunitense e ai crimini commessi da questo regime canaglia e difendere la sicurezza e gli interessi nazionali dell'Iran con tutti i mezzi necessari", continua, esortando poi l'ONU e i suoi vari organismi, tra cui l'Agenzia Internazionale per l'Energia Atomica (AIEA), l'organismo di controllo nucleare, ad "affrontare urgentemente questo flagrante e criminale atto di illegalità".

Prima delle dichiarazioni del ministero degli Esteri, i Pasdaran, i Guardiani della rivoluzione iraniana, hanno lanciato una minaccia diretta agli Usa: "Le sue basi in Medio Oriente saranno ridotte in cenere".

Ministro degli Esteri Araghchi: "Diplomazia fatta saltare da Israele e Usa"

Il ministro degli Esteri iraniano Seyed Abbas Araghchi ha accusato Stati Uniti e Israele di aver fatto deragliare sistematicamente i negoziati diplomatici sul dossier nucleare iraniano, compiendo attacchi contro siti iraniani. In un post su X, Araghchi ha denunciato che Teheran stava prima trattando con Washington quando Israele avrebbe "fatto saltare" la diplomazia, e che la stessa dinamica si sarebbe ripetuta pochi giorni dopo con l’Unione Europea e i Paesi E3.

"Che conclusione si dovrebbe trarre?", ha chiesto Araghchi in tono polemico, criticando la posizione del Regno Unito e dell’Alto rappresentante dell’Ue Kaja Kallas, che chiedono all’Iran di "tornare al tavolo" dei negoziati. "Ma come può l’Iran tornare a qualcosa che non ha mai abbandonato, né tanto meno fatto saltare?", ha aggiunto.

Araghchi ha parlato anche da Istanbul: "Ho avuto colloqui proficui con miei omonimi di diversi Paesi in queste settimane, ma abbiamo subito un'oltraggiosa violazione dei principi dello statuto dell'Onu. L'esercito americano ha attaccato un territorio di un Paese dell'Onu e ha portato avanti attacchi insieme al regime israeliano".

"Noi continueremo a difendere la nostra sovranità con tutti i mezzi necessari e senza mai arrivare a compromessi. Trump non soltanto ha tradito l'Iran e la diplomazia ma ingannato i suoi elettori, affiancandosi al regime israeliano", ha detto Araghchi, "questa aggressione certifica anche la violazione di risoluzioni dell'Onu e non può essere sottolineato abbastanza che un membro permanente come gli Usa abbia bombardato un altro membro Onu. L'Iran ricorda quindi alle organizzazioni internazionali di intraprendere azioni per condannare gli attacchi".

"Il silenzio farà sprofondare il mondo in un livello di caos senza precedenti. L'Iran chiede al Consiglio di sicurezza Onu di convocare una riunione d'emergenza per condannare l'aggressione degli Stati Uniti. La responsabilità dell'Aiea che ha permesso questa aggressione è chiara, perciò chiediamo di rispondere delle loro responsabilità di questi attacchi contro gli impianti nucleari che erano sotto il loro controllo. Sono stati gli Stati Uniti a tradire i colloqui diplomatici, schierarsi con Israele e sostenere una guerra illegale contro l'Iran, optando per un'operazione militare contro la Repubblica islamica, quindi l'amministrazione americana ha piena responsabilità per le conseguenze che arriveranno".

Dopo i raid statunitensi contro le installazioni nucleari, l'Iran ha garantito che il proprio know-how nel settore atomico è intatto nonostante i danni subiti. "Devono sapere che questa industria ha radici nel nostro Paese e che le radici di questa industria nazionale non possono essere distrutte", ha dichiarato il portavoce dell’Organizzazione per l’Energia Atomica dell’Iran, Behrouz Kamalvandi, citato dall’agenzia Tasnim.

Kamalvandi ha ammesso che "ovviamente abbiamo subito danni", ma ha aggiunto che "non è la prima volta che questa industria subisce danni", ribadendo la determinazione dell’Iran a proseguire lo sviluppo nucleare nonostante gli attacchi.

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