Ucraina, Trump: "Presto parlerò con Putin, non sono contento di ciò che succede"

Il presidente Usa, dopo l'ultimo maxi attacco russo, si è detto pronto a passare a una seconda fase di sanzioni contro Mosca. Zelensky: "Mi aspetto risposta forte dagli Usa

L'ultimo attacco russo su Kiev - (Afp)
L'ultimo attacco russo su Kiev - (Afp)
08 settembre 2025 | 09.30
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Alcuni leader europei visiteranno gli Stati Uniti oggi o domani per discutere di come porre fine alla guerra in Ucraina. Ad annunciarlo Donald Trump, aggiungendo che "presto" parlerà anche con il presidente russo Vladimir Putin e che la sua amministrazione è pronta a passare a una seconda fase di sanzioni contro la Russia. Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha risposto che le sanzioni sono "l'idea giusta" e ha esortato le nazioni europee a smettere di acquistare energia da Mosca.

Dopo l'attacco, durante il quale la Russia ha lanciato almeno 810 droni e 13 missili contro l'Ucraina, Trump ha dichiarato di "non essere soddisfatto dell'intera situazione: alcuni leader europei verranno nel nostro Paese lunedì o martedì individualmente", ha aggiunto, senza specificare a chi si riferisse. La Russia ha intensificato gli attacchi contro l'Ucraina da quando Trump e Putin hanno tenuto il vertice in Alaska il mese scorso.

In questo contesto, Trump si è detto disposto ad adottare nuove sanzioni contro Mosca, senza però fornire dettagli né indicare possibili tempistiche. Incalzato dai giornalisti alla Casa Bianca sulla possibilità di un "secondo passo" nelle restrizioni economiche al Cremlino - che continua a tardare i tempi e gli sforzi di pace - Trump ha risposto semplicemente: "Sì, sono pronto".

Zelensky: "Mi aspetto risposta forte da Usa dopo ultimo raid russo"

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato di aspettarsi una "risposta forte" da parte degli Stati Uniti dopo l'ultimo pesante attacco aereo lanciato dalla Russia. "È importante che i partner reagiscano in modo globale a questo attacco (…) Contiamo su una risposta forte da parte degli Stati Uniti", ha affermato Zelensky nel suo briefing quotidiano.

Peskov: "Militarismo europeo sfrenato rende difficile trovare soluzione"

Il militarismo europeo sfrenato rende più difficile risolvere la situazione in Ucraina, ha dichiarato dal canto suo alla Tass il portavoce del presidente russo Dmitry Peskov. "I Paesi europei stanno assumendo, per dirla in parole povere, una posizione piuttosto accanita", ha osservato Peskov, citando le parole della presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, che ha auspicato la trasformazione dell'Ucraina in un "porcospino d'acciaio". "Cos'è questo? Per usare un cliché della Guerra Fredda, questo è il militarismo europeo sfrenato", ha affermato. "E questa posizione degli europei non contribuisce, ma anzi complica il processo di risoluzione della situazione."

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