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65 anni da 'Re dei Sorcini' per Renato Zero

Renato Zero (foto Infophoto) - INFOPHOTO
Renato Zero (foto Infophoto) - INFOPHOTO
30 settembre 2015 | 14.50
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Ogni volta che annuncia una nuova data riesce a fare sold-out nel giro di poche ore, eppure all'inizio della sua carriera, quando si esibiva nei locali di Roma nessuno gli dava credito, ripetendogli spesso che era "uno zero". E così, Renato Fiacchini decide di fare di quello zero una firma, adottando uno dei nomi d'arte più noti della scena musicale italiana. Spegne oggi 65 candeline Renato Zero, artista e cantante dalla personalità eclettica, che negli anni è riuscito a conquistare il plauso dei suoi 'sorcini' o 'zerofolli', soprannomi utilizzati dai suoi fan sin dagli anni '70.

Una vita costellata di successi, quella di Renato Zero, nato a Roma il 30 settembre 1950, e decollata nello storico Piper di Roma, dove, giovanissimo, Don Lurio lo fa entrare nel corpo di ballo di Rita Pavone, I Collettoni, spalancandogli così le porte della scena nazionale. Sono i primi anni Sessanta, e Zero inizia a coltivare le sue amicizie storiche con Mia Martini e Loredana Berté. Il 1967 è l'anno del primo 45 giri 'Non basta sai', che però non ottiene il successo sperato, e infatti ci riprova nel '73 con l'album 'No! Mamma, no!'.

Mentre sul grande schermo recita come comparsa in 'Casanova' e 'Satyricon' di Federico Fellini, apparendo anche nei musical 'Orfeo 9' e 'Hair', sul palcoscenico dimostra tutte le sue doti da artista camaleontico, grazie a costumi di scena anticonvenzionali, come abiti con piume di struzzo, paillettes, e tutine laminate, maschere e mantelli. Di questo periodo sono gli album 'Zerofobia' (1978) e 'Zerolandia' (1979), che contengono alcuni tra i suoi brani più celebri come 'Mi vendo', 'Il cielo', 'Triangolo', 'Uomo no', 'La favola mia' e 'Chi sei'.

Negli anni '80 continua a inanellare una serie di successi, tra cui la sua presenza fissa sul piccolo schermo in 'Fantastico 3', mentre nei primi anni '90 partecipa al Festival di Sanremo, dove arriva secondo con 'Spalle al muro', brano scritto da Mariella Nava. Inizia così una nuova fase per l'eclettico artista, che lo porta a scrivere brani come 'I migliori anni della nostra vita', e i dischi 'La coscienza di Zero' (1991), 'Amore dopo amore' (1998), 'Tutti gli zeri del mondo' (2000), 'Cattura' (2003), fino ai recenti 'Puro spirito' (2011) e 'Amo - Capitolo I' e 'Amo - Capitolo II' (entrambi nel 2013). Sua anche la sigla di 'Ciao Darwin', 'Siamo tutti matti'.

Dopo il tour de force sul palco nel settembre 2010 per festeggiare i suoi 60 anni, quest'anno è tornato in tv nella veste di giudice della prima puntata di 'Amici 14' assieme a Sabrina Ferilli e Francesco Renga. Tornato ospite del programma di Maria De Filippi a fine maggio, dove ha duettato con i The Kolors, ad agosto si è esibito in un altro duetto d'eccezione al fianco di Andrea Bocelli sul Palco del Silenzio di Lajatico, dove ha intonato 'Il carrozzone' e 'Morire Qui'.

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