(Aki) - Una vita dedicata allo studio dell'Iran, della sua cultura millenaria e della sua lingua 'musicale' e un ultimo desiderio: essere seppellito in un mausoleo di Isfahan, l'antica capitale dell'impero persiano. Ma il 'sogno' del professor Richard Nelson Frye, tra i massimi esperti americani di Iran e docente a Harvard, rischia di restare tale. La sua sepoltura e' infatti diventata un caso politico nella Repubblica islamica, con gli ultraconservatori all'attacco del governo per aver concesso il privilegio di essere tumulato lungo le sponde dello Zayandeh (Fiume di Vita) a una presunta "spia" statunitense.
Frye - racconta il New York Times - era considerato un 'Irandust', un amico dell'Iran, ed era molto popolare nel paese, anche tra i politici che si sono sempre contraddistinti per la retorica anti-Usa. Lo stesso ex presidente Mahmoud Ahmadinejad, un ultraconservatore che nei suoi otto anni al potere non ha mai risparmiato attacchi all'Occidente, nel 2010 aveva dato il via libera allo sepoltura del professore a Isfahan.
Frye d'altronde non aveva mai nascosto la sua passione smisurata per l'Iran. Nel 2008, in un'intervista alla Cnn, disse di non aver mai prestato molta attenzione al colore politico del governo di Teheran, sottolineando di essere attratto soprattutto dal calore degli abitanti della Repubblica islamica. "Gli iraniani sono molto ospitali e li amo. Non c'e' ragione per cui non dovrei essere sepolto a Isfahan, l'ex capitale che e' il centro culturale dell'Iran. Ogni cosa in quella terra emana cultura", dichiaro' all'emittente. (segue)
