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Liv-ex 1000, segno meno per il quarto mese consecutivo

Tiene il vino italiano che registra una crescita a due cifre; scendono anche i sottoindici di Borgogna e il Rhone 100. Notizie positive per lo Champagne.

Liv-ex 1000, segno meno per il quarto mese consecutivo
30 marzo 2023 | 14.53
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Il Liv-ex 1000, l’indice che tiene traccia di 1.000 vini provenienti da tutto il mondo ed è la misura più ampia del mercato comprendendo sette sottoindici che rappresentano i vini più scambiati delle regioni di tutto il mondo (Bordeaux 500, Bordeaux Legends 40, Burgundy 150, Champagne 50, Rhone 100, Italy 100 e Rest of the World 60), è sceso per il quarto mese consecutivo, con i sottoindici della Borgogna che hanno subito il colpo più grande di tutti durante il mese, perdendo il 2,1% durante l’ultimo mese.

Il calo totale dall'ottobre 2022 è stato di -2,6%. Secondo Liv-ex il dato riflette l'impatto della più ampia "tempesta" economica.

Il vino italiano, guidato da Barolo e Barbaresco, sembrava uscirne relativamente indenne. L'Italia 100 è l'unico sottoindice in aumento dell'1,1%, con i nomi di spicco Gaja Barbaresco, Bartolo Mascarello e Giacomo Conterno che registrano una forte crescita a due cifre. Gaja Barbaresco 2015 e 2011 sono cresciuti rispettivamente del 17,4% e del 13,2%, mentre il Bartolo Mascarello Barolo 2010 ha registrato una crescita del 13,6%, davanti al Giacomo Conterno Barolo Monfortino Riserva 2010 dell'11,7%.

Notizie positive anche per lo Champagne che dopo il crollo di gennaio del 4,3%, è sceso a febbraio solo dello 0,5%. Infatti Liv-ex ha registrato prezzi importanti per Bollinger La Grande Annee 2014, che questo mese è stato il vino con le migliori prestazioni nell'indice Liv-ex 100, con un aumento dell'11,1%, mentre anche vigneron Champagne Jacques Selosse Millesime 2009 è salito (10,1%), seguito da Louis Roederer Cristal Rosé 2008 (6,9%) e Dom Perignon 2005 (6,8%).

In calo del -1,8% anche l'indice Rhone 100, mentre il Burgundy 150, che era stato l'unico sottoindice a salire in mezzo a un rallentamento più ampio (sebbene in aumento di un modesto 0,4%, con la Borgogna che rappresentava il 26,5% del commercio totale in valore a gennaio), segna a febbraio la peggiore performance di Liv-ex, in calo del 2,1%.
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