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L'Oréal vola dopo l'accordo con Nestlè, i due colossi ripartono dal core business

L'Oréal vola dopo l'accordo con Nestlè, i due colossi ripartono dal core business
20 febbraio 2014 | 13.04
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Roma, 20 feb (Ign) - L'Oréal e Nestlè si concentrano sul rispettivo core busines dopo l'accordo da 6 miliardi di euro siglato tra i due colossi che rafforza la posizione della famiglia Bettencourt, fondatrice dell'Oréal, nell’azionariato del gigante dei cosmetici.

Finora - come riportato dal Corriere economia - la famiglia Bettencourt e la multinazionale svizzera Nestlé erano quasi alla pari nel capitale L’Oréal. Ma con l'accordo di martedì 11 febbraio Nestlé ha ceduto loro l’8 per cento del capitale, e le azioni sono state immediatamente dopo annullate. La quota di Nestlé diminuisce quindi dal 29,4 al 23,39%, mentre quella dei Bettencourt-Meyers sale dal 30,6 al 33,31%, appena sotto la soglia del 33,33 che per legge costringerebbe la famiglia a un’Offerta pubblica di acquisto.

Una mossa - sottolinea Corriere economia - che mette in sicurezza il ruolo dei Bettencourt finora blindato dal patto del 2004, in base al quale la quota di Liliane, 91enne figlia unica ed ereditiera del fondatore dell’Oréal, non può essere oggetto di conquista fino a sei mesi dopo la sua morte.

L'operazione da 6 miliardi di euro è stata finanziata per metà dalla cessione da parte dell’Oréal a Nestlé del 50% in suo possesso dei laboratori Galderma, un marchio svizzero specializzato nei farmaci contro le malattie della pelle (dai melanomi all’acne).

La cessione di Galderma è importante perché spiega il senso complessivo dell’accordo. "In tutti questi anni - ha detto Jean-Paul Agon a Corriere economia - non abbiamo mai constatato alcuna sinergia operativa, commerciale, di prodotto e neppure legata alla ricerca tra L’Oréal e Galderma". Tanto vale allora disfarsi della partecipazione e dedicare tutte le attenzioni e le energie alla cosmetica, il campo di eccellenza e di leadership mondiale dell’azienda di Clichy.

Nestlé dal canto suo in questo modo consolida le posizioni nella farmaceutica che, insieme e incrociata con l’agroalimentare (nella divisione Nestlé Health Science), è al cuore della sua strategia di sviluppo. "È un accordo di libertà, ha spiegato il presidente Peter Brabeck-Letmathe, evocando la possibilità per Nestlé di costruire il suo futuro con maggiore chiarezza di intenti.

Nestlé per adesso non abbandona del tutto L’Oréal, però, perché la sua partecipazione è altamente redditizia: da quando è entrata nel capitale dell’Oréal, nel 1974, il rendimento per Nestlé è stato stimato attorno al 15% all’anno.

Nel 1974 Nestlé valeva dieci volte L’Oréal. Oggi la multinazionale svizzera è più grande solo di due volte e mezza, e il 2013 è stato un nuovo anno record per L’Oréal: le vendite sono aumentate del 2,3 per cento raggiungendo i 22,98 miliardi di euro e l’utile netto è aumentato del 3,2% arrivando a 2,96 miliardi. E con l’ultima operazione il patrimonio di Liliane Bettencourt è destinato a salire tanto da insidiare il titolo di uomo più ricco di Francia e d’Europa a Bernard Arnault. Dopo il passo indietro di Nestlé la fortuna di famiglia passa infatti da 23,2 miliardi a 24,8 miliardi di euro.

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