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Manifestazione pace Roma: "Siamo più di 100mila"

Corteo per chiedere la fine della guerra in Ucraina. Conte: "Il governo non mandi armi senza passare per il Parlamento". Letta contestato

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05 novembre 2022 | 12.54
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"Siamo più di 100mila". Così gli organizzatori della manifestazione per la pace dal palco di piazza San Giovanni. Secondo la questura sarebbero circa 40mila i partecipanti al corteo per le strade di Roma (Foto). La manifestazione è partita da piazza della Repubblica ed è arrivata a piazza San Giovanni in Laterano.

Al corteo hanno preso parte sindacati, oltre 500 sigle tra associazioni e organizzazioni, presidenti di regioni e province e tanta società civile. In testa lo striscione Europe for Peace portato da scout e comunità di Sant'Egidio. Il corteo si è snodato attraverso via Terme di Diocleziano, via Cavour, piazza Esquilino, via Merulana per poi arrivare, dopo avere attraversato via Manzoni, in piazza di Porta di San Giovanni.

"Da Tor Bella spacciamo la pace", si legge su uno dei tantissimi striscioni del corteo. "Solo la pace" scritto sulla bandiera arcobaleno è lo striscione della Cgil mentre lo slogan delle Acli è "Fermiamo le armi, liberiamo i popoli, viva la pace". Tante le bandiere dell'Anpi.

In piazza il leader del M5S Giuseppe Conte. Sfilza di selfie e saluti della gente, che ha chiesto foto e autografi.

Anche la ‘pattuglia’ del Pd è scesa in piazza, stretta tra le file dell’Acli e quelle della Comunità di Sant’Egidio, in una posizione un po’ defilata. Tanti i big dem, dal segretario Enrico Letta a Matteo Orfini a Stefano Bonaccini, passando per Laura Boldrini, Piero Fassino, Francesco Boccia e Debora Serracchiani.

CONTE - "Ho sentito dire al ministro Crosetto che il governo si appresta a fare il sesto invio di armi all’Ucraina. Il governo non si azzardi a procedere senza aver interpellato il Parlamento, tanto più trattandosi di un governo che non è più di unità nazionale", ha affermato il leader 5 Stelle arrivando alla manifestazione per la pace. Kiev “è armata di tutto punto”, ha aggiunto l’ex premier non nascondendo la contrarietà del M5S a un ulteriore invio di armi, “i cittadini sono arrivati oggi in piazza per far sentire la loro voce , stanchi di una strategia che sta portando a un’escalation militare”, mentre è arrivato il momento “di promuovere un negoziato di pace”, all’insegna di una “svolta della Ue” e che veda “i Paesi belligeranti protagonisti ma in una cornice internazionale”.

LETTA - "Sono qui perché la pace è la cosa più importante di tutte", le parole di Letta. "Siamo qui per dire la nostra. In silenzio, marciando, come credo sia giusto fare in questo momento. Per la pace, per l'Ucraina, perché finisca questa guerra, perché finisca l'invasione della Russia". "Noi siamo a nostro agio in una piazza che chiede pace, per noi la pace vuol dire la fine dell'invasione russa, questo è il punto centrale".

Letta contestato: "Basta armi all'Ucraina"

ZINGARETTI - "Quello presente oggi è un bel popolo. L'Ucraina sta resistendo anche grazie alle armi mandate, ma ora, avendo chiaro chi è il Paese aggredito, dobbiamo iniziare un percorso con altri strumenti per arrivare alla pace. Anche attraverso la diplomazia", ha detto il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti al corteo per la Pace a Roma.

DE MAGISTRIS - "A Roma, per la Pace, con la coerenza di sempre, contro ogni guerra, contro l’invio delle armi e l’aumento delle spese militari. Solo i popoli possono fermare la furia bellicista dei governi della guerra. No alla guerra inaccettabile di Putin, no alle guerre della Nato e degli Usa. Solidarietà ai popoli vittime delle guerre. Vogliamo l’Europa dei popoli", afferma Luigi de Magistris portavoce di Unione popolare.

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