
Per la prossima primavera-estate Nicoletta Spagnoli immagina un guardaroba 'naturale' tra bustini che segnano la vita, tessuti leggeri e armonia di colori
La moda torna a essere un atto di consapevolezza e di libertà nella primavera-estate 2026 di Luisa Spagnoli. È una collezione che parla di vita, di corpi che respirano e di un’eleganza che nasce dal rispetto. “È una collezione per le donne, ognuna con la propria personalità, che comprendono che la vera eleganza, quella reale, quella diciamo più raffinata - racconta nel backstage Nicoletta Spagnoli, stilista e ad del marchio -. Nasce dal rispetto per il proprio corpo, per la terra che abitiamo”. Dalla palette ai tessuti, tutto sembra rimandare a un equilibrio primordiale: corallo, limone, sabbia, acqua, rosa e pervinca si alternano a cacao e bronzo per un’armonia di contrasti che trova il suo ritmo nei grafismi bianco e nero. Lino, cotone, garza e organza di seta diventano quasi una seconda pelle nelle giacche e negli abiti e si piegano in plissé e balze che non costringono ma accompagnano il corpo, esaltandone la silhouette con naturalezza.
La donna Luisa Spagnoli non insegue la natura ma sembra indossarla. Come nel bustier di rafia che segna il punto vita senza comprimerlo, nelle gonne che scendono morbide fino alla caviglia o si accorciano “quanto un respiro d’estate”, e maglieria essenziale che definisce il corpo senza sovrastarlo. “Sono donne che si vestono, amano vestirsi, ma per loro stesse, non per apparire” ribadisce Spagnoli, sottolineando un approccio alla moda che è prima di tutto un dialogo con sé stesse. Non mancano le stampe, dalle righe marinière anni ’60 rivisitate in chiave contemporanea ai motivi floreali che fioriscono su camicie, pantaloni e giacche dal taglio pulito. E poi gli accessori, protagonisti assoluti: la nuova borsa LS 1928, che si piega con la leggerezza di un foulard, sarà disponibile in versione see-now buy-now nelle boutique milanesi e online.
Completano il guardaroba pochette intrecciate a mano, sandali flat o con tacco, cinture di canapa con dettagli gioiello che sembrano “la carezza del mare sulla pelle”. L’artigianalità italiana "è sempre un punto di forza. E l’attenzione ai dettagli” ricorda Spagnoli. Non si tratta solo di estetica ma di un modo di abitare il mondo anche in tempi incerti. “La moda deve dare speranza - fa notare la stilista -. Nei momenti più cupi la moda è quello che ti fa sognare". Ed è esattamente quello che questa collezione intende fare, restituire alle donne il piacere di vestirsi per sé, per sentirsi bene e celebrare la vita in tutte le sue sfumature. (di Federica Mochi)