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Multe, quando arrivano?

Tempi, verbali e obbligo di pagamento: cosa c'è da sapere

(Fotogramma/Ipa)
(Fotogramma/Ipa)
08 marzo 2021 | 13.07
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C'è una domanda che assilla gli automobilisti: quando arrivano le multe a casa? Non sempre, infatti, vengono consegnate nel momento stesso dell’infrazione.

"Il più delle volte - ricorda La Legge per Tutti - la contestazione avviene in modalità differita, ossia con successiva spedizione del verbale presso la residenza del titolare dell’auto. Ciò accade nei casi in cui non sia stato possibile fermare sul momento il trasgressore (si pensi a un rilevamento tramite autovelox) o quando questi era assente (si pensi a un divieto di sosta)".

Ecco perché "è bene sapere quando arriva la multa a casa: dal rispetto infatti di tali tempi dipende la validità del verbale e, quindi, l’obbligo di pagamento del cittadino". Però "una cosa è certa: la multa non arriva a casa dopo numerosi mesi perché altrimenti sarebbe illegittima. Ma non arriva neanche dopo qualche giorno; l’agente infatti deve avere il tempo di ricercare il proprietario dell’auto sulla base della targa, deve riportare al computer i suoi dati per poi stampare il verbale, deve poi spedire la raccomandata a.r. e dare il tempo all’ufficio postale di recapitarla".

"La legge non stabilisce entro quanto tempo la multa deve arrivare a casa - spiega La Legge per Tutti - ma il termine entro cui la polizia deve spedirla, ossia consegnarla all’ufficio postale. Difatti, l’eventuale ritardo del postino non ricade sul mittente che non può addossarsi questo rischio. Ebbene, la multa deve essere spedita entro 90 giorni da quando è stata commessa l’infrazione, a prescindere da quanto tempo sia stato poi necessario per identificare l’identità del trasgressore, la sua auto e il suo indirizzo".

Nel termine dei 90 giorni, si precisa, "ricadono anche i sabati, le domeniche e le festività. Tuttavia, se l’ultimo giorno cade di domenica, il termine per spedire la multa viene posticipato al lunedì successivo". A titolo esemplificativo, "se una persona viene fotografata dall’autovelox il 1° settembre, la raccomandata contenente il verbale dovrà essere spedita entro il 30 novembre, ossia 90 giorni dopo (tenendo conto che ottobre è di 31 giorni)".

Per verificare la data di spedizione della multa fa fede il timbro postale "che può ormai essere verificato anche online, immettendo i codici della raccomandata sul sito dell’agente postale. Detto ciò, è ben possibile che la multa, spedita nei termini, ossia entro il 90° giorno dalla violazione, arrivi a casa del trasgressore ben oltre tale termine, ad esempio al 95° giorno o anche più in là. Non è chiaramente possibile sapere quando la multa arriva a casa dell’automobilista perché tutto dipende dal servizio postale: eventuali ritardi nella consegna non ricadono sull’Agente accertatore e non invalidano il verbale".

"Con la liberalizzazione dei servizi postali - ricorda La Legge per Tutti - le multe possono essere spedite non solo con la tradizionale raccomandata a.r. di Poste Italiane ma anche tramite servizi di poste private senza che ciò cambi le regole sui tempi appena elencate. La notifica può avvenire anche con consegna a mani, per il tramite di un messo comunale quando si tratta di verbali elevati dalla polizia municipale. Per professionisti, imprenditori ed aziende, la notifica della multa può essere effettuata tramite pec, ossia la posta elettronica certificata. In questo caso, però, la data di spedizione e quella di ricevimento coincidono, perché il gestore del servizio la consegna immediatamente nella casella del destinatario".

Ma che succede se la multa non arriva a casa nei tempi? Come detto, "se la multa viene spedita entro 90 giorni ma arriva a casa dell’automobilista dopo è valida. È invece nulla se viene spedita dopo 90 giorni. La nullità però non opera in automatico ma necessita pur sempre della pronuncia di un giudice. Questo significa che, per far annullare il verbale notificato in ritardo, è necessario impugnarlo, ossia fare ricorso al giudice di pace o al prefetto. Se invece si omette di presentare ricorso, la multa, benché notificata in ritardo, diventa definitiva e si sana di ogni vizio. Il che significa che, se non viene pagata, giustificherà l’invio di una cartella esattoriale e l’avvio del pignoramento".

Come fare ricorso? "Ci sono due modi per impugnare la multa arrivata in ritardo: entro 60 giorni con ricorso al Prefetto: il ricorso va spedito con raccomandata a.r., anche senza l’assistenza di un avvocato, e può essere indirizzato o al Prefetto stesso o all’autorità che ha elevato la multa (specificando comunque che si tratta di ricorso al Prefetto); entro 30 giorni con ricorso al giudice di pace: in questo caso, il ricorso può essere depositato presso la cancelleria o spedito con raccomandata a/r. Non c’è bisogno dell’assistenza di un avvocato".

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