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Rifiuti: no ai chewing gum a terra, ce lo ricorda un poster

'Post-Gum' dell'artista Laura Martini si compone di 250 adesivi che i cittadini possono staccare per avvolgere le gomme da masticare prima di gettarle nei cestini

Rifiuti: no ai chewing gum a terra, ce lo ricorda un poster
07 ottobre 2014 | 17.49
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All’indomani della discussione alla Camera del ddl Green economy dedicato a “rifiuti di prodotti da fumo e gomme da masticare”, l'arte scende in campo per aiutare cittadini e pubbliche amministrazioni a tutelare l'ambiente, anche quello urbano. Si chiama "Post-Gum" il poster ideato dall'artista e designer milanese Laura Martini, una vera e propria “operazione civiltà” per sensibilizzare l’opinione pubblica sugli effetti nocivi dell’abbandono di questi rifiuti e fornire la soluzione.

Post-Gum si compone di 250 adesivi da staccare e utilizzare per avvolgere le gomme da masticare. Una sorta di “real-app” che non necessita di wi-fi e non bisogna scaricare, ma che tutti possono utilizzare per attaccare la maleducazione e fare “rete pulita” in tre semplici mosse impresse sulla sua grafica: stacca il quadrato, avvolgi il chewing gum, getta tutto nel cestino.

Il solo Comune di Roma, è stato calcolato, spenderebbe circa 5 milioni di euro l’anno per ripulire strade e marciapiedi. Ogni anno in Italia si consumano 23mila tonnellate di chewing gum e 5 anni è il tempo necessario per il loro smaltimento mentre, per rimuovere ogni “gomma” dalla pavimentazione urbana il costo è di un euro per un minuto di lavoro: la media è 20 chewing gum in ogni metro quadro di strada.

"Post Gum non reprime mediante una multa ma sensibilizza ed educa attraverso la creatività - spiega Laura Martini - Il concept è semplice come semplici sono i materiali utilizzati per realizzarlo. Il messaggio è chiaro e diretto: attacca la maleducazione e staccala via un post alla volta".

Per educare e lasciare i suoi messaggi puliti Post-Gum sceglie il supporto del circuito delle affissioni. Evoluzione di "Stick Your Gum Here" (altro progetto sviluppato da Laura Martini), Post-Gum si adatta a muri, recinzioni o appositi supporti, posizionandosi strategicamente nelle zone più critiche della città (vicino alle fermate degli autobus, alle scuole, ai parchi, ai cinema) per attirare l’attenzione anche dei più distratti al rispetto dell’ambiente.

I 250 adesivi che compongono Post-Gum precedono i trentasette articoli protocollati numero “2093” del Ddl green economy, e collegati alla legge di stabilità 2014, dove vengono previste tra le altre, a partire dal 1 luglio 2015, sanzioni da 30 a 150 euro per tutti i cittadini che sporcano la città e campagne promozionali e di sensibilizzazione a partire da dicembre 2015.

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