Una vera e propria fabbrica di illegale di armi e cartucce, pronte ad essere immesse nel mercato criminale è stata scoperta dalla Polizia nel quartiere Zisa, a Palermo. In manette con l’accusa di fabbricazione, detenzione e porto abusivo di armi e materiale esplodente è finito un meccanico incensurato di 59 anni. Nella sua officina i Falchi della Squadra mobile hanno trovato anche un rudimentale poligono di tiro per la prova delle armi.
Gli agenti hanno sequestrato anche alcune pistole semiautomatiche complete di silenziatori, migliaia di proiettili dal calibro 22 al 44 magnum, numerosi silenziatori, varie parti di armi pronte per essere assemblate, una pressa per il confezionamento del munizionamento attraverso polvere da sparo, bossoli, inneschi e ogive. L'uomo è stato condotto al carcere Pagliarelli.
L'uomo è stato bloccato dagli agenti nel popolare quartiere Zisa con in mano una busta di plastica nera all'interno della quale c'era 273 cartucce calibro 7,65. Nell'officina di cui il 59enne è proprietario, invece, i poliziotti della sezione Contrasto al crimine diffuso hanno trovato e sequestrato tre pistole semiautomatiche perfettamente funzionanti complete di silenziatori, circa 3000 cartucce di vario calibro (calibro 22, 357 magnum, calibro 32, calibro 7.65, calibro 7.65 parabellum, 38 special, 9x21, 44 magnum e cartucce di grosso calibro per carabina), oltre a circa 1000 cartucce calibro 12 per fucile ad anima liscia.
Anche l'abitazione dell'uomo è stata perquisita. Al suo interno i poliziotti hanno sequestrato 15 fucili di vario calibro, legalmente detenuti, ma custoditi in violazione delle prescrizioni previste dalla normativa, nonché circa 1000 cartucce di varia misura. L'officina, le armi e il munizionamento è stato posto sotto sequestro. Per l'uomo invece sono scattate le manette con l'accusa di fabbricazione, detenzione e porto abusivo di armi e materiale esplodente.
