
Da dichiarazioni ministro 'grave turbamento a credibilità ordine giudiziario'
Chiesta l'apertura di una pratica a tutela del tribunale dei ministri dopo le dichiarazioni del ministro della Giustizia Carlo Nordio in occasione del diniego di autorizzazione a procedere, reso a maggioranza dalla Camera, per il caso Almasri. A sottoscrivere la richiesta sono stati i consiglieri togati di Area, Unicost, Magistratura Democratica e gli indipendenti Roberto Fontana e Andrea Mirenda, oltre ai laici Ernesto Carbone, Roberto Romboli e Michele Papa.
Nella richiesta vengono riportate le parole pronunciate dal ministro: "Lo strazio che il Tribunale dei Ministri ha fatto delle norme più elementari del diritto è tale da stupirsi che non gli siano schizzati i codici dalle mani, ammesso che li abbiano consultati". I consiglieri, nel sollecitare l'apertura della pratica presso la Prima commissione, sottolineano che "fermo restando il generale diritto di critica cui soggiace anche la Funzione Giudiziaria, devono purtroppo osservare come, ancora una volta, siano stati platealmente superati i limiti di continenza propri di quel diritto, grazie ad affermazioni che, per il loro contenuto irrisorio e per l'eccezionale diffusione mediatica, hanno arrecato grave ed evidente turbamento alla credibilità dell'Ordine Giudiziario".