Mantovano: "Al lavoro per colmare gap sovraffollamento". Cucchi (Avs): "La Russa convinca Nordio e Delmastro, sono loro i principali oppositori"
"Il governo può dire faccio una specie di mini-indultino non per tutti, ma solo per coloro a cui manca pochissimo a uscire. Mi limito a una mozione quasi degli affetti, chiamiamola così. Cioè non c'è bisogno di un provvedimento come quello che pensavamo molto più largo, ma semplicemente consentire a chi sta per uscire, per esempio a uno che è in carcere ed esce il 15 di gennaio, di fargli fare le vacanze di Natale a casa con i figli, con la moglie, con la mamma". Così il presidente del Senato, Ignazio La Russa, incontrando i giornalisti in Transatlantico al Senato, tornando sul tema dell'affollamento dei penitenziari italiani. "Questo - avverte - non deve valere per chi ha commesso reati contro le forze di polizia penitenziaria".
Già ieri La Russa era intervenuto sul tema delle carceri con un appello, sottoscritto da destra e sinistra, per un decreto entro Natale che consenta di far terminare l'ultima parte della pena a casa. Ma a quanto ha appreso l'Adnkronos da fonti qualificate, un provvedimento sulle carceri per far scontare il fine pena fuori dal carcere non è all'ordine del giorno.
“Come governo noi stiamo lavorando in modo intenso perché - da qui a due anni ma i primi risultati già ci sono - si affronti la questione sovraffollamento carcerario”, dice il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Alfredo Mantovano, a margine dell’inaugurazione della sede rinnovata della comunità Incontro, rispondendo a una domanda sulle parole del presidente del Senato.
“Il gap esistente adesso tra circa 53.000 disponibilità rispetto a quasi 64.000 presenze, contiamo di colmarlo appunto in due anni con un lavoro intenso - aggiunge - Questo ovviamente permetterà di svolgere meglio anche le attività di recupero all'interno degli istituti di pena. Ci auguriamo che tutti lavorino con la stessa determinazione perché, proprio parlando di dipendenze, spesso tra la domanda di ammissione a un programma di recupero da parte di un detenuto e la risposta positiva passa un tempo lunghissimo”. “Se un giovane decide di fare un passo di questo tipo, non può attendere tanto, per cui ci auguriamo che i tribunali di sorveglianza si organizzino per essere più celeri”, conclude Mantovano.
Sul tema interviene la senatrice di Alleanza Verdi e Sinistra Ilaria Cucchi. "Dopo aver sollecitato questa estate una misura bipartisan per cercare di contenere il sovraffollamento carcerario, il Presidente Ignazio La Russa ci riprova sotto Natale, ma la destra, come al solito, risponde no grazie. E’ evidente a tutti che andrebbero approvate misure per alleggerire il sovraffollamento, perché il nostro sistema penitenziario è al collasso. Peccato che sono proprio le leggi volute dal governo Meloni a riempire ulteriormente le carceri", sottolinea Cucchi.
"Anzi il governo rilancia con un piano carceri che prevede la costruzione di celle-container. Un piano crudele, emblema della politica della destra che punta a punire, e punire sempre di più. Proprio il contrario di quello che servirebbe. Il Presidente La Russa non deve convincere le forze di opposizione che da tempo chiedono misure alternative alla detenzione come l'affidamento in prova ai servizi sociali e la detenzione domiciliare, oltre a un potenziamento dei programmi di reinserimento, ma, il ministro Nordio e il sottosegretario Delmastro. Sono loro i principali oppositori a norme svuotacarceri".