
Tajani: "Italia ha sempre lavorato con Ue". Pd, Avs e Italia Viva chiedono una presa di posizione di Palazzo Chigi
Le opposizioni chiedono alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, di chiarire la posizione dell'Italia su dazi e Ucraina dopo un post rilanciato dal presidente Usa, Donald Trump, su Truth.
A una richiesta di commento sul post, in particolare sul capitolo dazi, il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, ha risposto: ''Abbiamo sempre lavorato con l'Unione europea e grazie all'Italia si è potuto fare qualche passo in avanti''. ''Ovviamente parliamo anche con gli statunitensi'', ha aggiunto a margine del Med9 a Portorose, in Slovenia, ''vediamo come è meglio tutelare l'interesse della nostra produzione industriale e agroindustriale''.
Sulla questione è intervenuto ieri su X l'eurodeputato Pd Giorgio Gori. ''Trump su Truth rilancia un video e questo testo: 'Giorgia Meloni sfida l’Unione europea e punta a un accordo commerciale diretto con Trump. Ottima mossa, Meloni. È una scelta intelligente'. Sarebbe interessante sapere se la notizia ha fondamento o se Meloni smentisce Trump'', ha chiesto Gori.
E oggi a incalzare la premier sono altri esponenti dem, Avs e Italia Viva. "È vero che l’Italia si accingerebbe a negoziare direttamente con gli Stati Uniti i dazi per la pasta ed è vero che l’Italia sarebbe interessata a ridimensionare il supporto all’Ucraina? - chiede in una nota Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei deputati - Le parole del presidente Trump lasciano poco spazio alle interpretazioni. Perciò Meloni non può far finta di nulla. Deve chiarire da che parte sta l’Italia e se è destinata a essere l’avamposto di Trump per rompere il fronte europeo e indebolire definitivamente l’Unione europea che non è soltanto un sodalizio economico, ma anche e soprattutto un patto politico tra stati che condividono valori, diritti e libertà".
"Il post rilanciato da Donald Trump con cui si annuncia che Meloni starebbe rompendo con l'Ue su dazi e appoggio all'Ucraina sono di una gravità inaudita e vanno smentite immediatamente - afferma Piero De Luca, deputato Pd e capogruppo in commissione Politiche europee - Si tratta di dichiarazioni clamorose che, se confermate, solleverebbero dubbi enormi sull'operato del nostro governo e sulle politiche economiche che l'Italia sta adottando. È urgente e necessario che la premier chiarisca immediatamente, smentendo quanto affermato dal presidente Usa, perché quelle dichiarazioni mettono in discussione la credibilità e l'autonomia della nostra politica estera e rischiano di segnare una frattura gravissima e drammatica con la Ue. Non è più il momento delle ambiguità. La premier ha il dovere di chiarire e mettere fine a ogni speculazione".
La senatrice del Pd Simona Malpezzi interviene su X: "Trump rilancia sui suoi canali ufficiali la notizia secondo cui Meloni starebbe rompendo con la Ue sui dazi e il sostegno all’Ucraina. Perché a Palazzo Chigi nessuno ha ancora smentito? L’Italia è il cavallo di Troia per distruggere la Ue?".
"Sui dazi americani Giorgia Meloni deve dire al Paese da che parte sta, se sta con l’Unione Europea o con chi lavora per dividerla. Le notizie dei presunti contatti diretti tra Giorgia Meloni e Donald Trump per accordi separati e alternativi all’Ue tra Italia e Stati Uniti sono gravissime", dichiara il capogruppo dell’Alleanza Verdi e Sinistra, Peppe De Cristofaro, presidente del gruppo Misto di Palazzo Madama. "Il governo dei sovranisti è inginocchiato al presidente Usa. Fanno i patrioti e poi lavorano per spaccare l’Unione europea facendo un grandissimo favore a Trump. Con Meloni al governo, l’Italia è diventato un Paese suddito degli Stati Uniti d’America. La presidente del Consiglio deve chiarire in Parlamento, non basta il solito video sui social", conclude De Cristofaro.
Raffaella Paita, capogruppo al Senato di Italia Viva, sottolinea che "il video ripostato da Trump sui suoi social è preoccupante: in esso, si ipotizza che l'Italia intenda sfilarsi dall'Unione europea sui dazi e dagli aiuti all'Ucraina. Il ministro Tajani non ha detto una parola sull’ipotesi Ucraina parlando genericamente di dazi, ma è la voce della premier che vogliamo sentire". "Giorgia Meloni non vuole evidentemente infastidire il presidente degli Stati Uniti. Ma così si fa un danno all'immagine internazionale dell’Italia. Una presa di posizione di Palazzo Chigi - aggiunge Paita - è più che mai necessaria".