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Rai, Milena Gabanelli si autosospende. Cda: "Incomprensibile"

Rai, Milena Gabanelli si autosospende. Cda:
07 settembre 2017 | 16.26
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Milena Gabanelli si autosospende e chiede al direttore generale di Viale Mazzini, Mario Orfeo, l'aspettativa non retribuita. Lo comunica in una nota la stessa ex conduttrice di 'Report' alla quale il vertice Rai ieri aveva proposto la condirezione di Rainews. "Non me la sento di mettere la faccia su un prodotto che non firmo (non essendone il direttore responsabile) - spiega Gabanelli - ho chiesto oggi al dg di concedermi l'aspettativa non retribuita, fino a quando il cda avrà varato il nuovo piano news e deciso quegli accorpamenti che sarebbero il preludio per il varo di una nuova testata. Se a quel punto intenderà affidarmi la direzione, troverà la mia disponibilità".

"Sembrerà strano - spiega Gabanelli nella nota - ma la Rai, al contrario di tutte le tv del mondo, ha molti telegiornali, ma non un portale di news online organizzato in modo da valorizzare il lavoro dei suoi 1600 giornalisti sul web. La concessione dice che deve colmare il gap digitale, poiché una grande fetta di popolazione non si informa più attraverso i canali tradizionali, e ad oggi è completamente esclusa dal servizio pubblico pur pagando il canone. Un fatto gravissimo di cui sia l'azienda che la commissione di Vigilanza sono consapevoli".

"Il mio incarico - prosegue la giornalista - era di preparare le condizioni per poter mettere tutti i 1600 giornalisti Rai (a partire dai corrispondenti esteri e regionali) in condizione di anticipare le notizie sull'online e fornire contenuti realizzati ed informazioni di cui sono depositari, e che, per ragioni di spazio, non possono essere condensate nei telegiornali", e spiega che il suo lavoro è "da tempo ultimato, e il piano prevede quasi esclusivamente l'utilizzo di risorse interne".

L'ostacolo, sottolinea Gabanelli, è che in Rai ci sono "troppe testate, finché non se ne accorpa qualcuna non si può varare una nuova testata. Che bisogna riorganizzare l'offerta informativa lo dice sempre, e giustamente, la concessione, e l'interpretazione del Cda è stata: non è possibile approvare una nuova testata (anche se urgente, poiché sull'informazione digitale la Rai è in colpevole ritardo, e sulla quale sono stati fatti investimenti), perché prima c'è qualche testata di troppo da accorpare, e si fa fatica a farlo".

L'ex conduttrice di 'Report' spiega perché ha rifiutato la proposta di codirigere Rainews: "La soluzione individuata dal Cda è quella di trasferirmi, in attesa di tempi migliori, dentro al sito di Rainews.it, che oggi fa poco più di 100.000 utenti unici e si piazza al 35esimo posto di tutte le testate online. Senza una definizione dei tempi, con risorse inadeguate a coprire le 24 ore, e senza nessuna possibilità di decollare proprio perché è sbagliato il presupposto: i colleghi non anticipano le loro notizie dentro al sito di una testata vissuta come concorrente. Una visione a mio parere non altezza del compito che il servizio pubblico deve assolvere, ed economicamente sbagliata poiché rinuncia ai potenziali investimenti pubblicitari".

"Purtroppo non mi risulta che i consiglieri siano mai entrati nel merito del progetto, organizzazione e potenzialità. A fronte di queste considerazioni, ovvero della certezza di non produrre risultati proporzionali al lavoro svolto, alle aspettative del pubblico, al ruolo della tv di servizio pubblico, e al fatto che non me la sento di mettere la faccia su un prodotto che non firmo (non essendone il direttore responsabile), ho chiesto oggi al Direttore Generale di concedermi l'aspettativa non retribuita, fino a quando il Cda avrà varato il nuovo piano news e deciso quegli accorpamenti che sarebbero il preludio per il varo di una nuova testata. Se a quel punto intenderà affidarmi la direzione troverà la mia disponibilità", conclude Gabanelli.

RAI - Il Cda della Rai trova "sorprendente e non comprensibile il rifiuto dell’offerta di condirezione di una delle più importanti testate del servizio pubblico con delega al sito web e al data journalism". Rifiuto "comunicato da Milena Gabanelli che ricopre da gennaio all’interno di Rai il ruolo di vicedirettore".

"Come certamente anche Gabanelli sa, una nuova Direzione di testata del servizio pubblico non può essere varata se non nel contesto del nuovo piano dell’informazione che deve essere predisposto secondo le tappe e i criteri imposti dalla convenzione tra Stato e Rai", puntualizzando i consiglieri.

"A Milena Gabanelli - fa notare il Cda - è stata invece proposta la costruzione di una redazione di 40 giornalisti (2/3 dei quali selezionati direttamente dalla stessa Gabanelli) potenzialmente in grado di trasformare Rainews.it in un sito competitivo con i maggiori siti degli altri media, anche in considerazione del potenziale derivato dall'impiego estensivo delle sedi di corrispondenza internazionali e delle sedi regionali".

Il consiglio di amministrazione ricorda, inoltre, che, "pur avendo a più riprese ribadito il proprio apprezzamento per il lavoro della giornalista Gabanelli e la necessità di un immediato rilancio del web Rai, non può governare l'azienda sulla base dei desiderata dei singoli. Esiste una convenzione che impone al Cda stesso criteri molto precisi di riarticolazione delle testate informative Rai per le quali si prevede una riduzione del numero complessivo delle stesse".

"Dopo mesi di analisi nello specifico - si rimarca infine nella nota - il Cda ha proposto alla dottoressa Gabanelli di diventare condirettore di una testata di primo piano, di cominciare da subito il lavoro da lei stessa ipotizzato di rilancio dell'offerta on line e di farlo con giornalisti da lei stessa selezionati

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