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Riforme: Renzi, spero in Fi prevalga buon senso ma numeri anche senza

Il presidente del Consiglio: "Spero che prevalgano il buon senso e la ragionevolezza. Voglio fare accordi con tutti, non ci facciamo ricattare da nessuno. Il Patto del Nazareno non è un papiro segreto, è un accordo alla luce del sole"

Matteo Renzi (foto Infophoto) - INFOPHOTO
Matteo Renzi (foto Infophoto) - INFOPHOTO
06 febbraio 2015 | 13.13
LETTURA: 4 minuti

"Ho sempre detto che voglio fare accordi con tutti e che non ci facciamo ricattare da nessuno. Perché i numeri ci sono anche senza di loro. Spero che dentro Forza Italia prevalgano il buon senso e la ragionevolezza. Se ciò non dovesse accadere noi continueremo a rispettare Berlusconi e il suo partito come rispettiamo tutti i partiti che ottengono i voti dei nostri concittadini: il nostro obiettivo non è parlar male dei nostri avversari, ma lavorare bene per l'Italia". Lo scrive il presidente del Consiglio e segretario del Pd, Matteo Renzi, nella sua enews.

"Il patto del Nazareno -ricorda Renzi- non è un papiro segreto con dentro chissà cosa (con buona pace di qualche direttorone di giornale che forse ammetterà finalmente di aver scritto una bufala), ma un accordo alla luce del sole su tre punti centrali: innanzitutto, una legge elettorale in grado di dare un vincitore certo, evitare inciuci, eliminare il potere di veto dei partiti piccoli. Poi, una sistemata ai rapporti tra Stato e Regioni troppo arzigogolati e complessi, riducendo le funzioni dei consigli regionali. Terzo, l'eliminazione del bicameralismo paritario con il superamento del Senato per come lo conosciamo adesso. Su questi tre punti noi continueremo ad andare avanti. Noi non abbiamo cambiato idea. Se Forza Italia, che ha sempre difeso queste idee, adesso vuole rimangiarsele, buon appetito".

Quanto all'elezione del Presidente della Repubblica, "il metodo -ricorda il premier- non ha convinto Forza Italia che ha dunque annunciato la rottura del patto del Nazareno. Il collegamento mentale è quanto mai curioso. E non solo perché tutti i partiti –anche Forza Italia– negli incontri di delegazione avevano espresso condivisione per il metodo scelto dal Pd".

Mattarella, propsegue Renzi, è "un galantuomo, una persona che conosce le istituzioni (parlamentare, ministro, giudice costituzionale), un punto di riferimento per tutti. Non era facile gestire il dopo-Napolitano e lo sappiamo bene, visto quello che accadde nel 2013. Invece, grazie al senso di responsabilità di tutti, l'Italia ha un nuovo Presidente che –ne sono certo – saprà guidarci in questi sette anni con saggezza".

"E tutto ciò -afferma- è particolarmente importante in un tempo di grandi cambiamenti in Italia e in Europa. Sono molto felice anche come segretario del Pd e voglio dire grazie a tutti quelli che hanno dato una mano. Ho avvertito il desiderio di riscatto dopo ciò che accadde con i 101: il metodo che abbiamo scelto e praticato ha consentito di portare una larghissima maggioranza a condividere la nostra proposta".

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