Maglioni, accessori e giubbotti in lana, tutti rigenerati. Una collezione autunno-inverno 2019/2020 'green', quella del giovane brand pratese della moda ecosostenibile Rifò, debutta a Pitti Uomo, la kermesse fiorentina alla sua 95esima edizione all’insegna della sostenibilità e dell’attenzione all’ambiente.
Nato con l’obiettivo di proporre un modello alternativo di moda sostenibile, capace di proporre un prodotto tessile di alta qualità e 100% made in Italy che, al contempo, riducesse gli sprechi, il progetto imprenditoriale di Rifò è un esempio di come la tradizione possa mettersi al servizio del nuovo: tutti i capi Rifò, infatti, sono realizzati integralmente nel distretto tessile di Prato e prodotti con il metodo artigianale a 'calata', una speciale tipologia di produzione che garantisce risultati di pregio e minimo scarto di materiale, poiché permette di cucire i capi senza alcun genere di taglio.
"Secondo alcune stime - dice Niccolò Cipriani, amministratore delegato di Rifò - l’industria della moda spreca globalmente circa un camion di tessuti al secondo: con Rifò proponiamo un modello di economia circolare che ha un respiro internazionale nella raccolta delle materie prime seconde e una dimensione territoriale e artigianale dal punto di vista della produzione: le fibre che utilizziamo per produrre i nostri abiti provengono da Europa, Stati Uniti e Canada, mentre la sfilacciatura e la rifilatura vengono realizzate a Prato, praticamente a km zero".