
Silvestris (Aiom) sul caso del paziente che pensava di avere mal di schiena ma è morto per la neoplasia
Il tumore al colon retto "è un tipo di neoplasia con esordio insidioso, sintomi vaghi e aspecifici. Può dare metastasi alla colonna vertebrale, da qui il forte dolore scambiato per un innocuo mal di schiena. Tuttavia, guai a fare da soli la diagnosi. Il 'fai da te' può essere letale. Al contrario, è fondamentale alla comparsa dei primi segni e sintomi andare dal proprio medico di medicina generale che ha le competenze per dare il giusto inquadramento alla sintomatologia e, nel caso, indirizzerà il paziente al centro di riferimento oncologico". Così Nicola Silvestris, segretario nazionale di Aiom (Associazione italiana oncologia medica), sentito dall'Adnkronos Salute sul caso di Steve Burrows, un papà inglese 38enne che pensava di soffrire di un innocuo mal di schiena che aveva cercato di alleviare facendo degli esercizi di yoga e stretching. E invece l'uomo è morto otto settimane dopo per un cancro al retto, diagnosticato quando ormai era al quarto stadio. Da qui l'appello della ex compagna: "Non ignorate i sintomi e non abbiate paura di andare dal medico per un controllo".
"Se l'uomo fosse andato prima dal medico, ci sarebbe stata una diagnosi più precisa, sarebbe stato inquadrato in un percorso terapeutico - spiega Silvestris, che è anche direttore del Dipartimento Area Medica dell'Irccs Istituto tumori Giovanni Paolo II di Bari - Mai ritardare o procrastinare una visita, un controllo con il medico di famiglia che sappiamo essere un primo filtro molto importante".