Le vendite all'estero non calano, gli incassi crescono
Se c’è un mercato che a Sanremo non ha risentito minimamente della crisi da Covid è quello dei fiori che anzi, forte delle vendite all’estero, quasi il 90% della produzione totale, incassa anche di più rispetto agli anni passati. Così non hanno subito un ridimensionamento gli affari per il festival, come spiega all’Adnkronos Lorenzo Bianchi, venditore: "Stiamo vendendo bene, molto bene - sottolinea - come gli anni scorsi anni e forse anche di più".
"C’è stato un ridimensionamento delle coltivazioni - precisa Franco Barbagelata, direttore del mercato dei fiori - e una modifica sostanziale dalle varietà prodotte: si è partiti da fine Ottocento, quando si coltivavano narcisi e altri fiori di campo ai garofani degli anni Sessanta e Settanta alle rose degli anni Ottanta fino al duemila. Adesso ci si è riconvertiti in ranuncoli, anemoni e papaveri".
Ed è proprio il ranuncolo il fiore più gettonato per i bouquet di Sanremo: "A settimana, nel picco della stagione, ne vendiamo circa 1 milione di steli" conferma Lorenzo Bianchi. (dall'inviata Silvia Mancinelli)