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Contratti: sindacati, via libera a ipotesi accordo rinnovo terziario

La decisione dell'assemblea dei delegati.

Contratti: sindacati, via libera a ipotesi accordo rinnovo terziario
14 aprile 2015 | 16.57
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Via libera dall'assemblea dei 500 delegati sindacali riunitisi oggi a Roma all'ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto nazionale del terziario, della distribuzione e dei servizi siglata dalle federazioni sindacali di categoria Fisascat Cisl, Filcams Cgil e Uiltucs con l'associazione datoriale Confcommercio lo scorso 30 marzo. L'intesa prevede un aumento di 85 euro al IV livello di classificazione ed è operativa dal 1° aprile 2015 per gli oltre tre milioni di lavoratori e lavoratrici del settore, una cifra che si tradurrà in un incremento complessivo salariale pari a 1.800 euro nei 33 mesi di vigenza contrattuale. E' quanto si legge in una nota della Fisascat.

"Inoltre ai lavoratori -continua il sindacato- sarà riconosciuto anche un elemento economico di garanzia per l'effettiva affermazione del secondo livello di contrattazione di 90 euro per le aziende con più di 10 dipendenti e in 80 euro per le aziende al di sotto dei 10 dipendenti da rapportare in scala parametrale per i diversi livelli. L'assemblea unitaria ha espresso parere positivo - prosegue - anche sulle nuove norme sul mercato del lavoro per il sostegno all'occupazione e alla ricollocazione, sull'estensione della normativa sull'apprendistato come anche sul capitolato contrattuale sull'attuazione della nuova governance della bilateralità di settore".

"Oggi il parere favorevole dell'assemblea dei delegati e dei quadri sindacali -ha dichiarato il segretario generale della Fisascat, Pierangelo Raineri- ha espresso un giudizio di merito positivo sui contenuti di un'intesa siglata con grande senso di responsabilità. L'aumento economico e l'evoluzione della normativa contrattuale rappresenta una grande conquista per i milioni di lavoratrici e lavoratori del commercio, della distribuzione e dei servizi alle dipendenze di imprese che, non dimentichiamo, subiscono ancora gli effetti della recessione e lo stallo dei consumi, nonostante qualche timido segnale di ripresa".

Di tutto rilievo, per la Fisascat, è la maturità con cui le federazioni di categoria hanno affrontato questo rinnovo contrattuale. "Dopo 10 anni questo è il primo contratto nazionale del terziario, della distribuzione e dei servizi che, come parti sindacali -ha spiegato- abbiamo siglato unitariamente condividendo pienamente i contenuti di un'intesa che intende supportare il lavoro anche attraverso meccanismi di flessibilità contrattata. Fare sindacato - ha osservato - vuol dire anche affrontare i problemi generati dalla crisi e, senza demagogia, individuare soluzioni alternative alla riduzione del costo del lavoro ma proiettate al mantenimento dei livelli salariali e occupazionali".

Per la federazione della Cisl, i tempi sono pronti per un ulteriore passo in avanti. “Ora - ha concluso il segretario generale della Fisascat - per favorire una reale partecipazione dei lavoratori e sviluppare incrementi salariali collegati alla redditività e alla produttività, si dovranno individuare dei meccanismi contrattuali per valorizzare ulteriormente il livello decentrato aziendale e territoriale”.

L'ipotesi di accordo per il rinnovo del contratto nazionale del terziario, della distribuzione e dei servizi siglata con Confcommercio sarà nelle prossime settimane sottoposta all'approvazione delle assemblee sui luoghi di lavoro.

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