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Trump contro Draghi

18 giugno 2019 | 11.17
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Il numero uno della Bce apre al taglio dei tassi. Protesta del presidente Usa: "Commenti non equi per gli Stati Uniti". Ma l'effetto Draghi spinge Piazza Affari

(Afp)
(Afp)

Ipotesi taglio tassi per Mario Draghi. E le aperture del presidente della Bce, nel suo intervento alla conferenza di Sintra, fanno infuriare Trump. "In assenza di miglioramenti" sul fronte dell'inflazione "saranno necessari ulteriori stimoli", ha infatti sottolineato il presidente dell'Eurotower, ricordando come "ulteriori tagli dei tassi e misure per mitigare eventuali effetti collaterali continuano a far parte degli strumenti a nostra disposizione". Draghi ha ricordato la "flessibilità" degli interventi a disposizione della Bce: "Rimaniamo in grado di migliorare la nostra forward guidance adeguando il suo orientamento e le sue condizioni per tenere conto delle variazioni nel percorso di aggiustamento dell'inflazione". E questa flessibilità "vale per tutti gli strumenti della nostra politica monetaria". E ancora: i paesi con "alto debito pubblico, bassa crescita e basso spazio fiscale" possono mantenere "la fiducia degli investitori ricreando lo spazio fiscale attraverso riforme e investimenti pubblici e rispettando il quadro fiscale europeo". Draghi nel suo intervento al Forum di Sintra ha ricordato come "negli ultimi 10 anni, il peso dell'adeguamento macroeconomico è gravato in modo sproporzionato sulle politiche monetarie". Addirittura, ha lamentato Draghi, "ci sono persino stati casi" in cui i singoli paesi hanno adottato "politiche di bilancio procicliche che hanno rallentato lo stimolo monetario".

Ma il discorso di Draghi non piace al presidente Usa Donald Trump, che su Twitter passa all'attacco: "I mercati europei sono cresciuti dopo i commenti (non equi per gli Stati Uniti) di Mario D". Per Trump, infatti, Draghi "ha appena annunciato che potrà arrivare un nuovo stimolo, facendo immediatamente scendere l'euro nei confronti del dollaro, rendendo più facile in modo non equo competere con gli Usa". Un comportamento, aggiunge, con cui l'Europa "l'ha fatta franca per anni, insieme alla Cina ed altri".

"Il DAX tedesco è in rialzo grazie alle indicazioni di stimoli da parte di Mario Draghi. Molto ingiusto verso gli Stati Uniti!", ha poi aggiunto Trump in un nuovo tweet di protesta, dove 'contesta' l'intonazione positiva della Borsa di Francoforte che sarebbe spinta dalle parole del presidente della Bce. In effetti il Dax30 guadagna al momento il 2,05%, meno comunque della borsa di Parigi dove il Cac40 segna +2,13% e di Milano , la migliore a +2,32%.

A Trump - che in un altro tweet osserva come la Bce "vede il taglio dei tassi come strumento primario per qualsiasi nuovo stimolo" - sembra sfuggire tuttavia come a correre siano anche le borse americane con il Dow Jones a +1,17% e il Nasdaq a +1,88%.

"Non abbiamo come target i tassi di cambio", la risposta indiretta alle critiche arrivate dalla Casa Bianca da parte di Draghi, che torna a invocare un impegno della politica per uno strumento fiscale comune all'Eurozona. "La nostra politica monetaria continuerà ma se ci fosse una politica di bilancio 'forte' ci sarebbero minori effetti collaterali" osserva. E ricordando la richiesta del suo predecessore Jean Claude Trichet di un 'ministro delle finanze dell'Eurozona' Draghi invoca almeno "un chiaro impegno, una dichiarazione politica sul fatto che fra un certo numero di anni si convergerà verso una capacità fiscale comune". "Se solo ci fosse questo impegno la differenza sarebbe enorme" conclude

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