Jennifer Lopez torna con un musical: "Lo sogno da quando sono bambina"

L'attrice e popstar latina: "La storia di 'Kiss of the Spider Woman' deve essere raccontata finché tutti non capiranno che l'amore è amore"

 - (Courtesy Of Roadside Attractions)
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06 ottobre 2025 | 16.39
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"Per me è un sogno che si realizza. Ho sempre desiderato fare un musical e quando ho letto la sceneggiatura di Bill (Condon, ndr) sono rimasta colpita, c'erano tutti gli elementi che avevo immaginato da bambina. Insomma, tutto ciò che sognavo di fare nella vita l'ho trovato lì: potevo cantare, ballare, recitare e interpretare una grande star del cinema di Hollywood. È come se tra le mani avessi il materiale di cui sono fatti i sogni, non potevo non accettare". A parlare è Jennifer Lopez, in collegamento da New York, in occasione della presentazione del film 'Kiss of the Spider Woman', dal 10 ottobre nelle sale americane mentre in Italia è ancora senza data di uscita. Bill Condon (già dietro la macchina da presa per 'Gods and Monsters', 'Chicago', 'Dreamgirls' e 'La Bella e la Bestia') porta sul grande schermo l'adattamento cinematografico dell'omonimo musical di John Kander, Fred Ebb e Terrence McNally, a sua volta tratto dal romanzo 'Il bacio della donna ragno' di Manuel Puig.

Al centro della storia due uomini e una cella tra resistenza politica, fantasia e identità fluida. Il film è ambientato nell'Argentina del 1983. Mentre la dittatura militare del Paese conduce una brutale campagna contro i suoi oppositori politici, due prigionieri sono costretti a condividere una cella angusta a Buenos Aires. Valentín (Diego Luna), un rivoluzionario marxista, si aggrappa ai suoi ideali nonostante le torture e le privazioni, e Molina (Tonatiuh), un vetrinista omosessuale incarcerato a causa della sua sessualità, sopravvive agli orrori rifugiandosi nel conforto dei film che immagina. All’inizio, i loro mondi non potrebbero essere più distanti: Valentín, indurito dall’ideologia, e Molina, addolcito dalla fantasia. Ma con il passare dei giorni e delle settimane, Molina comincia a raccontare con amorevole dovizia di particolari il suo film preferito, 'Il bacio della donna ragno': un melodramma abbagliante in Technicolor con protagonista la diva Ingrid Luna (Jennifer Lopez), che interpreta un personaggio in fuga dalla maledizione della 'donna ragno', essere magico capace di uccidere con il suo bacio. Insieme, i due uomini evocano il film all'interno delle mura della prigione, trasformando con l’immaginazione la cella in un palcoscenico di colori, musica e spettacolo. Quello che nasce come un atto di evasione si trasforma in un fragile ponte tra due compagni improbabili.

Attraverso racconti, confessioni e sacrifici, Valentín e Molina scoprono una tenerezza inaspettata e la possibilità dell’amore in un luogo pensato per annientare lo spirito umano. A sovrastare tutto, c’è la Donna Ragno stessa, figura di seduzione fatale e liberazione trascendente, la cui presenza oscura conduce il loro viaggio verso una conclusione struggente e inevitabile. "Il film vuole anche essere un omaggio all'importanza del cinema e dell'immaginazione nella nostra vita", dice Lopez, che riflette sulla necessità di raccontare questa storia - che rifiuta il binarismo per fare un ritratto più ampio della complessità del desiderio umano - per le generazioni di oggi: "Dobbiamo ricordare alle persone che l'amore è amore e che tutti siamo essere umani. Finché questo non sarà chiaro a tutti, questa è una storia che deve essere raccontata". Tra coreografie e canzoni, 'Kiss of the Spider Woman' racconta della comunità latina. "Questo film per me significa tanto", dice Diego Luna, "non solo perché sono cresciuto in Messico, ma anche perché mio padre era uno scenografo e considero questo film un omaggio al teatro. A quel tempo il cinema era teatro, la dinamica delle riprese era molto simile a quella teatrale", ricorda l'attore, che fa questo lavoro perché "il cinema è una fuga, ti aiuta ad attraversare la realtà". Tra i temi, infatti, c'è anche il potere dell’immaginazione: "Il primo film che mi ha influenzata è 'West Side Story', c'erano dei portoricani e non li avevo mai visti rappresentati in quel modo in nessun altro progetto. Per la prima volta mi sono sentita rappresentata. Non farei quello che faccio oggi se non fosse stato per quel film", racconta Jennifer Lopez. (di Lucrezia Leombruni)

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