Sanremo, oggi l'incontro decisivo sul festival che potrebbe chiudere 9 mesi di incertezze

Alle 16 a Palazzo Bellevue si incontreranno i vertici del Comune con la delegazione Rai

Sanremo, oggi l'incontro decisivo sul festival che potrebbe chiudere 9 mesi di incertezze
02 settembre 2025 | 13.06
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Dovrebbe iniziare intorno alle 16 di oggi a Palazzo Bellevue a Sanremo l'incontro decisivo sul destino del Festival della canzone italiana, tra i vertici dell'amministrazione comunale e una delegazione di dirigenti della Rai. Un incontro che potrebbe servire a superare gli ultimi ostacoli verso la conclusione di una vicenda giudiziaria e amministrativa che 9 mesi fa ha gettato un'incognita inedita sul futuro della kermesse musicale.

Il Festival conteso e il ricorso di Just Entertainment

Per decenni, il Festival di Sanremo è stato sinonimo di Rai. Un sodalizio apparentemente indissolubile, sancito da convenzioni dirette tra l’emittente pubblica e il Comune di Sanremo. Ma nel 2023 qualcosa si è incrinato: una società privata attiva nella produzione musicale e nell’organizzazione di eventi, Just Entertainment, ha deciso di sfidare lo status quo, dando il via a una battaglia legale che avrebbe riscritto le regole del gioco. Just Entertainment ha presentato ricorso al Tar Liguria, contestando l’affidamento diretto del festival dal comune di Sanremo alla Rai senza gara pubblica.

La sentenza del Tar, stop all’affidamento diretto

In conseguenza di quel ricorso, il 5 dicembre 2024 il Tar Liguria ha emesso una sentenza storica: l’affidamento diretto del festival alla Rai è illegittimo. Il Festival deve essere assegnato tramite gara pubblica.

La conferma del Consiglio di Stato, serve un bando

Il Comune e la Rai hanno impugnato la decisione, ma il 29 maggio 2025 il Consiglio di Stato ha confermato la sentenza del Tar: per le edizioni future, l’affidamento dell'organizzazione del Festival da parte del Comune deve passare per una procedura potenzialmente aperta a tutti gli operatori del settore.

Il bando del Comune e i nuovi requisiti richiesti

Il Comune ha quindi pubblicato un bando per il triennio 2026–2028, con possibilità di proroga fino al 2030. Tra i requisiti richiesti agli operatori per presentare una manifestazione d'interesse ci sono: un corrispettivo minimo di 6,5 milioni di euro per ogni edizione, una clausola anti-flop (gli ascolti non potranno essere inferiori di oltre 15 punti percentuali rispetto alla media, record, degli ultimi cinque anni, pena la rescissione dell'accordo dopo la prima edizione) e almeno l’1% dei ricavi pubblicitari da versare al Comune.

Unica manifestazione d'interesse arrivata dalla Rai

Il termine per la presentazione delle offerte è scaduto il 19 maggio 2025. L’unica proposta ricevuta è stata quella della Rai, che dunque ha iniziato la trattativa nel merito. Non senza delle perplessità legate soprattutto agli oneri economici che derivano dal bando ma anche alla titolarità del 'format' tv del festival. Se infatti il marchio Festival della Canzone Italiana è di proprietà del Comune, la declinazione televisiva dello show è patrimonio della Rai.

Verso l'accordo?

Oggi l'incontro decisivo, dopo settimane di confronto tra gli uffici legali del Comune e del servizio pubblico radiotelevisivo. Se le parti troveranno un’intesa, la Rai continuerà ad organizzare il Festival a Sanremo. Diversamente si riaprirebbero scenari suggestivi su un possibile trasloco in un'altra località di un festival della musica della Rai, per organizzare il quale, però, ormai i tempi sembrano davvero molto stretti.

In tutto questo, la vicenda legale nata dal ricorso al Tar di Just Entertainment non è ancora del tutto conclusa. La società ha presentato un ricorso cautelare anche contro il nuovo bando che però è stato respinto, ma il Tar deciderà nel merito il 17 ottobre 2025. (di Antonella Nesi)

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