
Nel progetto, ispirato alla cultura bush doof e alla scena rave dell'Australia Occidentale, Kevin Parker, racchiude esplorazioni club-psych potenti e testi più diretti e cerebrali
Uscirà il 17 ottobre prossimo il quinto e nuovo album di Tame Impala, 'Deadbeat', già disponibile in pre-order. In questo disco, la mente creativa Kevin Parker ha racchiuso una serie di esplorazioni club-psych estremamente potenti e alcuni dei suoi testi fino ad oggi più diretti e cerebrali. L'album è profondamente ispirato alla cultura bush doof e alla scena rave dell'Australia Occidentale, trasformando così Tame Impala in una sorta di primitivo atto rave del futuro. Concepito in diverse location nel corso degli ultimi anni, 'Deadbeat' è stato soprattutto realizzato tra la città natale di Parker, Fremantle, e il suo studio, Wave House a Injidup, nell'Australia Occidentale, nella prima metà del 2025.
L’album, un’opera che come sempre mostra l’altissimo livello delle abilità dell’artista, una delle voci più influenti dell’ultimo decennio che suona ogni strumento e ricopre i ruoli di autore, produttore, mixer e ingegnere del suono nei suoi progetti. Il disco ha al suo interno anche una ritrovata spontaneità da parte del rinomato perfezionista. Ciò si manifesta in un chiaro minimalismo, con timbri sonori e texture musicali capaci di aggiungere una nuova dimensione al sound, oltre a una gamma vocale più ricca e giocosa che mai. Dal punto di vista dei testi, in 'Deadbeat' Parker esprime un senso di delusione senza fine, un ciclo incessante di negatività, come se, nonostante il tempo trascorso, non fosse mai riuscito a rimettersi davvero in carreggiata. Dopo aver ampiamente esplorato il concetto del tempo in 'The Slow Rush' (2020), 'Deadbeat' si concentra sulle più piccole sfumature delle emozioni quotidiane.
Il rave diventa un'esplorazione interiore, un'automedicazione al posto della cura di sé, e il proseguire della festa come una sorta di beatitudine domestica. L’album conterrà anche il nuovo singolo 'Loser', secondo estratto dopo 'End Of Summer', il cui video, diretto dall’artista multidisciplinare Julian Klincewicz, è disponibile online. Se in 'Loser' continua l’audace esplorazione di Parker di ritmo e sperimentazione sonora, 'End Of Summer', con i suoi richiami all’estate dell’acid house del 1989, i party della metà degli anni '90, i bush doof nelle radure dell’entroterra australiano, ha portato indietro nel tempo gli ascoltatori.