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Giro d'Italia, 19sima tappa è di Prodhomme: Del Toro secondo e mani sulla vittoria finale

Il francese vince in solitaria dopo essere stato in fuga tutto il giorno, il messicano 2° e con gli abbuoni guadagna 2'' su Carapaz, terzo al traguardo

Nicolas Prodhomme - Afp
Nicolas Prodhomme - Afp
30 maggio 2025 | 18.24
LETTURA: 3 minuti

Nicolas Prodhomme vince la diciannovesima tappa del Giro d'Italia, la Biella-Champoluc di 166 km, con 5 Gran premi della montagna e 5000 metri di dislivello. Il francese della Decathlon AG2R La Mondiale Team, gregario da una vita, va in fuga a inizio tappa al chilometro 5 e riesce ad arrivare da solo al traguardo, dopo essere riuscito anche a guadagnare secondi decisivi: in fondo alla discesa a 15 km all'arrivo aveva 1'03'' di vantaggio sul gruppo maglia rosa, a 12.5 km aveva guadagnato 21 secondi. Dopo di lui la maglia rosa Isaac Del Toro (UAE Team Emirates XRG) che si prende i 6'' di abbuono della tappa, dietro di lui Richard Carapaz (EF Education-EasyPost) che prende 4'', perdendo 2 secondi dalla maglia rosa.

Poi dopo di loro arrivano con un ritardo 42 secondi dalla maglia rosa gli altri uomini di classifica con Damiano Caruso (Bahrain Victorious), Derek Gee (Israel-Premier Tech), Simon Yates (Team Visma-Lease a Bike) e Antonio Tiberi, compagno di Caruso. All'ultima curva prima del traguardo cade Giulio Pellizzari (Red Bull-Bora-Hansgrohe) che perde qualche secondo dopo aver sbattuto contro le transenne dopo aver provato a fare la volata finale; nulla di grave per l'italiano che si rialza e conclude la tappa senza problemi.

La tappa

Quando mancano 61.5 km all'arrivoRichard Carapaz si trova già senza gregari mentre la maglia rosa può contare su 4 compagni di squadra. La maglia rosa si mantiene nel gruppo che insegue i battistrada intorno alla decima posizione, con la collaborazione tra la squadra di Gee e di Simon Yates per provare a mettere in difficoltà Del Toro. A 25 km dalla fine il gruppo maglia rosa è compatto a 1'09'' dal battistrada francese: le speranze per il 28enne di vincere sono legate alla forza del gruppo maglia rosa, non intenzionato ad aumentare troppo il ritmo. Quando mancano 21.5 km all'arrivo, a 1000 metri dal Gpm, Carapaz sferra il primo attacco, con Gee e Del Toro che lo seguono. Nel gruppo maglia rosa poi si rimette in prima posizione Pellizzari, prezioso nel mantenere il ritmo, con Rafal Majka che quando lo sostituisce mette l'acceleratore.

Sono 12 i corridori nel gruppo di Del Toro, a 16.6 km alla fine il gruppo ha 56 secondi di ritardo rispetto al primo, che comincia a credere alla vittoria. A 12.5 km al traguardo diventa di 1 minuto e 24 secondi il vantaggio con Prodhomme che vede la vittoria più vicina. Ancora Carapaz attacca, Del Toro lo riprende ma gli altri uomini di classifica rimangono indietro: ci prova Gee a chiudere con Simon Yates che lo segue quando mancano 7000 metri al traguardo. In poche centinaia di metri il duo Del Toro-Carapaz guadagna 20 secondi sul gruppetto, guidato da Tiberi, che si mette a lavorare per il proprio capitano Caruso. Nel gruppetto, che vede in poche curve aumentare il distacco dai primi due classificati della generale di 10 secondi, è presente anche Egan Bernal (Ineos Grenadiers), apparso in difficoltà durante la salita.

Del Toro rimane sempre a ruota di Carapaz, poi in discesa si mette in prima posizione per provare a staccarlo ma non ci riesce, arrivando insieme verso l'ultima curva prima dell'arrivo: proprio lì il messicano scatta. L'allungo è decisivo perché il 32enne ecuadoriano non riesce a mantenere il ritmo con la maglia rosa, che doveva essere sotto attacco nel primo tappone di montagna, che non solo non ha mai dato segni di cedimento, ma riesce anche a guadagnare secondi sugli altri: 2'' su Carapaz e 6'' su tutti gli altri, grazie agli abbuoni al traguardo.

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