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Morto a 63 anni Andreas Brehme, terzino dell'Inter dei record e campione del mondo con la Germania

Secondo la Bild sarebbe deceduto per arresto cardiaco. Nerazzurri: "Per sempre leggenda"

Andreas Brehme - (Fotogramma)
Andreas Brehme - (Fotogramma)
20 febbraio 2024 | 10.16
LETTURA: 4 minuti

Andreas Brehme, campione del mondo con la Germania a Italia '90, è morto a 63 anni. L'ex terzino sinistro, autore del gol su rigore nella finale vinta 1-0 contro l'Argentina allo stadio Olimpico di Roma, in carriera ha indossato anche la maglia dell'Inter, laureandosi campione d'Italia con lo scudetto vinto nel 1988-89. Brehme è deceduto nella notte, apparentemente per arresto cardiaco. E' stato ricoverato al pronto soccorso della clinica in Ziemssenstrasse vicino al suo appartamento, ma i soccorsi sono stati inutili.

"È con profonda tristezza che annuncio a nome della famiglia che il mio partner Andreas Brehme è morto improvvisamente e inaspettatamente durante la notte a seguito di un arresto cardiaco. Vi chiediamo di rispettare la nostra privacy in questo momento difficile e di astenervi dal fare domande", le parole di Susanne Schaefer, compagna dell'ex calciatore, all'agenzia Dpa.

La carriera di Andreas Brehme

Brehme, nato ad Amburgo, ha giocato tre Coppe del Mondo, perdendo la finale del 1986 a Città del Messico contro l'Argentina e trionfando 4 anni dopo: fu autore del gol della vittoria della Germania nella finale dei Mondiali del 1990. Allo Stadio Olimpico di Roma trasformò il calcio di rigore nel ultimi minuti della partita. Brehme, terzino sinistro, come d'abitudine calciò il rigore con il destro: una scelta anomala apparentemente, che però gli consentiva di tirare con maggiore precisione.

Il suo momento migliore da giocatore di club è arrivato all'Inter, dove ha vinto la Serie A nel 1989 e la Coppa Uefa nel 1991. E' stato infatti uno dei protagonisti dello scudetto vinto dalla squadra nerazzurra dei record nel 1988-'89: allenata da Giovanni Trapattoni, conquistò 58 punti in 34 giornate, un record per il campionato a 18 squadre e con i 2 punti per vittoria. Ha vinto la Bundesliga con Bayern Monaco e Kaiserslautern. In seguito divenne allenatore, con minor successo, in club tra cui Kaiserslautern e Unterhaching. La morte di Brehme arriva poche settimane dopo quella dell'icona del calcio tedesco Franz Beckenbauer, che ha allenato la squadra ai Mondiali del 1986 e del 1990 dopo averla vinta da giocatore nel 1974.

"Un giocatore magnifico, un grande interista.Ciao Andy, per sempre leggenda". E' l'ultimo saluto, via X, dell'Inter che "indosserà il lutto al braccio nel match con l'Atletico Madrid per ricordare il grande campione tedesco".

"È scomparso oggi all’età di 63 anni Andreas Brehme, ex terzino dell’Inter, Campione del Mondo con la Germania al mondiale di Italia ’90. Approdato in nerazzurro nel 1988, sarà un pilastro della squadra allenata da Giovanni Trapattoni, con cui conquisterà subito lo scudetto dei record nella stagione 1988/89, ampliando poi il suo palmares con una Supercoppa Italiana (1989) e la Coppa UEFA della stagione 1990/91, vinta in finale contro la Roma. Termina la sua avventura all’Inter nel 1992, con 116 presenze e 11 reti in Serie A. Tutta la Lega Serie A si stringe alla famiglia Brehme ed esprime le più sentite condoglianze", scrive la Lega A sul suo sito.

"Enorme perdita per il calcio tedesco: l'FC Bayern piange la perdita di Andreas Brehme", scrive il club su X.

Bremer ricorda Brehme: "Eri l'idolo di mio papà"

"Eri l'idolo di mio papà, che ha voluto chiamarmi come te" ha scritto su Instagram il difensore della Juventus Gleison Bremer. "Per me resterai sempre un esempio di sportività. Ciao Andy!".

Mandorlini: "Brehme mi mancherà tanto, con lui ero in simbiosi"

"È una giornata triste, anche perché con Andy, al di là dei ricordi di campo, eravamo molto amici. Ci eravamo sentiti massimo un mese fa, gli avevo chiesto se aveva qualche giocatore per la nostra squadra. Riaffiorano ricordi di una vita per un grande amico e una grande persona" ha detto ai microfoni di Palla al Centro su Rai Radio 1 Sport Andrea Mandorlini, ex compagno nell'Inter dei record di Andreas Brehme. "Era un giocatore di una qualità incredibile. Per far capire la sua grandezza tecnica basterebbe dire che era mancino, calciava in un modo eccezionale, aveva un piede fantastico e poi ha tirato il calcio di rigore della finale mondiale col destro. Vivevo con lui proprio in simbiosi, avevamo entrambi bambini piccoli, abbiamo condiviso un periodo di vita meraviglioso. Una persona sempre allegra e gioviale, un carattere fantastico, una persona che mi mancherà tanto".

Brehme e l'Inter dei record: "Quella squadra ha delle similitudini con l'Inter di adesso. Era un'Inter di campioni con grandi qualità umane. Avevamo creato un gruppo anche fuori dal campo intorno al nostro allenatore Giovanni Trapattoni. Stasera sono convinto che Andy, da lassù, sarà lì con tantissimi tifosi a spingere la sua squadra del cuore".

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