Palmisano, nessun 'perdono' a Schwazer: "Ha rovinato marcia, non credo in seconde occasioni"

L'atleta azzurra ha rilasciato una dura intervista parlando del caso dell'ex marciatore italiano

Antonella Palmisano e Alex Schwazer - Ipa/Fotogramma
Antonella Palmisano e Alex Schwazer - Ipa/Fotogramma
08 ottobre 2025 | 15.34
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Antonella Palmisano non 'perdona' Alex Schwazer. L'atleta azzurra, argento nella 35 chilometri di marcia negli ultimi Mondali di atletica andati in scena a Tokyo, ha parlato del caso che ha riguardato il suo ex 'collega', squalificato per doping nel 2013. Una vicenda che, con tutte le implicazioni e gli svilupppi, tutt'altro che lineari, che ha avuto negli anni, secondo Palmisano, ha segnato per sempre la marcia italiana: "Mi spiace che, quando la marcia riesce a conquistare un posto rilevante nelle notizie dei media, sia spesso per situazioni negative", ha detto in un'intervista a Vanity Fair.

"La mia opinione è chiara: ritengo che chi tradisca i valori sportivi utilizzando il doping per raggiungere dei risultati debba essere allontanato in maniera definitiva. Per me non esistono seconde occasioni", ha detto Palmisano, "non conosco personalmente Schwazer, ma il suo caso ha messo in cattiva luce la marcia, lo sport che amo, danneggiando l’immagine di questa disciplina. Barare non fa bene allo sport e purtroppo i furbi ci sono. Si alzeranno un po’ i tempi d’arrivo al traguardo? Pazienza".

Palmisano ha parlato anche della recente polemica che l'ha riguardata, quando l'European Athletics, ovvero la Federazione continentale di atletica, nell'annunciare i prossimi Europei di Birmingham 2026, si è 'dimenticata' la marcia nell'elenco delle medaglie assegnate a Tokyo: "Sono disattenzioni non tollerabili in chi si occupa di comunicazione, come non è accettabile un bilancio della squadra che non parla della marcia o di questa medaglia", ha continuato Palmisano parlando della recente polemica che l'ha riguardata, "l'intervento del presidente federale Mei è stato fondamentale per eliminare il post e porre attenzione a certe tematiche. Sono fiduciosa che qualcosa possiamo cambiare. Si può partire, per esempio, dalle gare che potrebbero non iniziare alle 8 della mattina quando il pubblico è minore".

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