Gmail, l’IA può leggere le e-mail a fini pubblicitari: come impedirlo

Dal 10 ottobre sarà introdotto automaticamente un sistema di analisi basato sull’intelligenza artificiale per esaminare contenuti, allegati e interazioni nelle email, con implicazioni rilevanti per privacy e controllo dei dati

Gmail, l’IA può leggere le e-mail a fini pubblicitari: come impedirlo
07 ottobre 2025 | 13.43
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Una nuova funzione di Gmail sta per cambiare il modo in cui Google analizza la nostra posta elettronica. A partire dal 10 ottobre, la piattaforma attiverà in automatico un sistema chiamato “AI Enhanced Classification and Review”, che utilizzerà i modelli linguistici Gemini per esaminare ogni messaggio ricevuto e perfezionare la profilazione pubblicitaria degli utenti. Dietro un nome apparentemente tecnico si cela un passaggio significativo: le email (inclusi mittenti, oggetti, testi e allegati) verranno processate dall’intelligenza artificiale per ricavare informazioni utili a personalizzare gli annunci mostrati non solo su Gmail, ma anche su YouTube e sul motore di ricerca. L’obiettivo ufficiale è offrire suggerimenti più pertinenti e banner su misura, aumentando la precisione delle campagne pubblicitarie integrate nell’ecosistema Google.

Secondo la documentazione diffusa dall’azienda, nessun operatore umano leggerà i messaggi: tutto avverrà in modo completamente automatizzato, attraverso un’analisi semantica dei testi basata su Gemini. Tuttavia, la decisione di attivare la funzione per impostazione predefinita ha immediatamente acceso i riflettori su privacy e tutela dei dati personali. Il sistema, infatti, non si limita a individuare termini ricorrenti: può estrarre dettagli da allegati come fatture, biglietti elettronici, prenotazioni e comunicazioni commerciali, costruendo così un profilo pubblicitario estremamente accurato. Ed è proprio questa capacità di lettura profonda, unita all’assenza di un consenso esplicito iniziale, a preoccupare molti osservatori.

Come impedire la profilazione "smart"

Chi preferisce non autorizzare questa scansione preventiva può intervenire manualmente dalle impostazioni di Gmail. Per disattivare la nuova scansione automatica da smartphone non è necessario seguire procedure complesse, ma è importante sapere dove intervenire. Si apre innanzitutto l’app di Gmail e, nel caso siano presenti più account, si verifica di essere su quello corretto controllando l’icona del profilo in alto a destra. Dal menu laterale, accessibile tramite le tre linee orizzontali in alto a sinistra, si accede alla sezione “Impostazioni”. A questo punto si entra nell’account desiderato e si scorre verso il basso fino a individuare la voce “Funzionalità intelligenti e personalizzazione”.

In questa sezione sono raccolti tutti i controlli che permettono a Gmail di utilizzare il contenuto delle email per attivare servizi aggiuntivi. Disattivandoli, si rinuncia a funzioni come la scrittura e la risposta intelligente, i promemoria automatici per i messaggi non letti o non evasi e il tracciamento delle spedizioni direttamente nella casella di posta. In cambio, si impedisce all’intelligenza artificiale di Google di analizzare sistematicamente i messaggi per estrarre informazioni utili alla profilazione pubblicitaria, mantenendo così un maggiore controllo sulla propria corrispondenza.

Per rafforzare ulteriormente la protezione, è consigliabile intervenire anche dalle impostazioni generali dell’Account Google su desktop. Sempre da Gmail, si tocca l’icona del profilo in alto a destra e si seleziona “Gestisci il tuo Account Google”. Nella scheda “Dati e privacy” si trova la sezione “Controlli attività”, dalla quale è possibile disattivare “Attività Web e App”, uno dei principali canali attraverso cui Google raccoglie informazioni per la pubblicità personalizzata. Nello stesso menu si può accedere alla sezione “Impostazioni annunci” e disattivare la personalizzazione, impedendo così che i dati provenienti da Gmail vengano utilizzati per mostrare inserzioni mirate. Queste due operazioni permettono di ridurre in modo significativo la quantità di dati analizzati a fini pubblicitari. Pur non eliminando del tutto le automazioni, si limita la capacità dell’IA di leggere e interpretare in profondità i contenuti della posta elettronica.

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