Podcast in Italia: +75% di ascoltatori in sette anni, nel 2025 sono 18 milioni

Secondo i nuovi dati NielsenIQ per Audible, l’audio entertainment continua a crescere: l’ascolto medio supera i 28 minuti, il crime domina tra i generi preferiti e aumenta l’abitudine quotidiana. Boom di interesse anche per gli spin-off e i contenuti originali italiani

Podcast in Italia: +75% di ascoltatori in sette anni, nel 2025 sono 18 milioni
30 settembre 2025 | 10.16
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In Italia la passione per i podcast non accenna a diminuire, anzi: continua a crescere con numeri ormai impossibili da ignorare. Nell’ultimo anno sono stati 18 milioni gli italiani che hanno ascoltato almeno un podcast, 800 mila in più rispetto al 2024, pari a un aumento del 5%. Se si guarda indietro di sette anni, il salto è ancora più evidente: nel 2018 gli ascoltatori erano 10,3 milioni, oggi sono aumentati del 75%. È la fotografia scattata dalla nuova ricerca NielsenIQ per Audible, presentata in occasione dell’International Podcast Day all’interno del Festival del Podcasting, l’appuntamento di riferimento per il settore in Italia.

L’ascolto diventa via via più radicato nella routine quotidiana. La durata media di una sessione ha superato i 28 minuti, quattro in più rispetto allo scorso anno, e la frequenza si avvicina ormai a nove ascolti al mese. Cresce anche la quota di chi considera il podcast un appuntamento fisso: oltre sei ascoltatori su dieci lo seguono settimanalmente, mentre per il 16% è ormai un’abitudine quotidiana. Il pubblico più fedele è composto soprattutto da uomini tra i 25 e i 34 anni, distribuiti in modo piuttosto uniforme in tutto il Paese.

A guidare la scelta dei contenuti è innanzitutto la tematica affrontata, seguita dal genere e dalla voce narrante. Quasi la metà degli ascoltatori dichiara di premere play per approfondire un argomento specifico o per informarsi, mentre quattro su dieci lo fanno spinti dalla curiosità verso nuovi contenuti. I podcast si rivelano anche un valido supporto allo studio: oltre la metà degli studenti li utilizza per approfondire materie scolastiche e universitarie. Non sorprende che il crime continui a dominare la classifica dei generi più amati, seguito dai podcast di storia e politica, dai contenuti dedicati al benessere e dalla fiction. I formati più seguiti restano quelli di approfondimento, informazione e inchiesta, ma cresce anche l’interesse per l’intrattenimento.

La lingua principale resta l’italiano, scelto dal 97% degli ascoltatori, ma si nota un’apertura sempre maggiore verso i contenuti in inglese, ascoltati ormai da quasi un terzo del pubblico. Accanto ai generi consolidati, si afferma anche una nuova tendenza: quella degli spin-off di libri, serie TV, film o graphic novel. Quasi un ascoltatore su sei apprezza questi adattamenti, con una preferenza per le avventure dei personaggi principali, anche se molti non disdegnerebbero storie parallele dedicate a figure secondarie. Il podcast si inserisce con naturalezza nelle giornate frenetiche degli italiani. Più di sette persone su dieci apprezzano la possibilità di ascoltare mentre fanno altro, senza affaticare ulteriormente la vista. I momenti e i luoghi preferiti sono quelli domestici e gli spostamenti quotidiani, soprattutto in auto, ma anche camminando o sui mezzi pubblici. Il rientro dal lavoro, il weekend e la sera prima di dormire sono diventati i momenti ideali per lasciarsi accompagnare da una voce.

Anche sul fronte dei contenuti originali italiani il panorama è vivace. Nel 2025 il titolo più ascoltato su Audible è stato Rancore di Gianrico Carofiglio, seguito da Storie brutte sulla scienza, ma peggio di Barbascura X e dalla versione audio completa della trilogia di Licanius di James Islington. Nella top ten figurano anche nomi noti come Alessandro Barbero con Le grandi battaglie della Storia, Roberto Saviano con Maxi: Il processo che ha sconfitto la mafia e Pablo Trincia con Buio e Crac! La storia del caso Parmalat, oltre a Nero come il sangue di Picozzi e Lucarelli e Effetto Eco di Barone e Blengino. Complessivamente, più di sei italiani su dieci oggi ascoltano sia podcast che audiolibri, segno che l’audio è diventato una componente stabile e integrata nella dieta mediatica. Quello che un tempo era un fenomeno di nicchia è ormai un’abitudine diffusa e strutturale, sostenuta da contenuti di qualità, da una fruizione sempre più consapevole e da un pubblico giovane e curioso che ha trovato nell’audio un compagno ideale per informarsi, rilassarsi e scoprire nuove storie.

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