cerca CERCA
Mercoledì 01 Maggio 2024
Aggiornato: 23:01
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Terremoti: Renzi rilancia #ionondimentico per sisma Emilia

Erano le 4,03 quando una scossa di magnitudo 5.9 della scala Richter, con epicentro nel territorio comunale di Finale Emilia (Modena), colpì il Nord Italia provocando sette morti, oltre 4mila sfollati e danni incalcolabili al patrimonio storico e culturale. Il 29 maggio una seconda scossa colpì nuovamente l’area facendo salire a 27 il numero delle vittime. La faticosa rinascita delle imprese (VIDEO)

Foto Infophoto - INFOPHOTO
Foto Infophoto - INFOPHOTO
20 maggio 2015 | 15.23
LETTURA: 4 minuti

"#terremotoemilia 20.5.2012 #ionondimentico". È il tweet del senatore del Pd Stefano Vaccari rilanciato dal premier Matteo Renzi su Twitter. Erano le 4,03 del 20 maggio 2013 quando una scossa di magnitudo 5.9 della scala Richter, con epicentro nel territorio comunale di Finale Emilia (Modena), colpì il Nord Italia provocando sette morti, oltre 4mila sfollati e danni incalcolabili al patrimonio storico e culturale. Il 29 maggio un'altra forte scossa della durata di 18 secondi, di magnitudo 5,8, provocò nuovi pesanti danni stimati, in una relazione inviata alla Commissione Ue, in 13 miliardi e 273 milioni di euro. E vittime, in tutto 27.

Oggi, a tre anni dal sisma, è stato raggiunto il 60% della ricostruzione di abitazioni e imprese. Questo il bilancio che il presidente della Regione e commissario delegato alla Ricostruzione Stefano Bonaccini e l'assessore alla Ricostruzione post sisma Palma Costi hanno presentato. "C'è ancora tanto da fare, ma siamo determinati: non saremo tranquilli fino a che non sarà posato l'ultimo mattone - ha rimarcato ancora Bonaccini - è per questo che, dopo aver ottenuto dall'Unione europea la proroga per gli interventi sui fabbricati danneggiati delle imprese agricole, ora attendiamo fiduciosi che a breve arrivino le risposte positive del governo alle richieste che, assieme ai sindaci dei Comuni colpiti, abbiamo avanzato: dalla proroga al 2017 dello stato di emergenza alle proroghe fiscali, per arrivare all'istituzione delle cosiddette zone franche urbane con lo stanziamento ad hoc di un fondo di 50 milioni di euro". "Questa fascia di terra dove si produceva oltre il 2% del Pil nazionale rinascerà più bella, più forte e più sicura di prima".

Il presidente ha anche ricordato, tra le richieste avanzate al governo, lo stanziamento delle risorse ancora necessarie per completare la ricostruzione delle opere pubbliche e dei beni culturali: "Circa 800 milioni - ha detto - che dovranno arrivare, perché non vogliamo un euro in più, ma neppure un euro in meno di quanto serve". A presentare i dati della ricostruzione di imprese, abitazioni, opere pubbliche e quelli relativi all'assistenza alla popolazione è stata l'assessore Costi. "Nessuna multinazionale ha abbandonato la nostra terra, eppure quel rischio c'era - ha specificato - e nessuna cassa integrazione con motivazione sisma è attiva, i dati del 2014 confermano al contrario una ripresa dell'occupazione. Le risorse stanziate restano in larga parte sul territorio: l'80% delle imprese impegnate nella ricostruzione delle abitazioni sono emiliano-romagnole".

Quanti ai numeri, ammontano a 1 miliardo e 770mila euro i contributi alla ricostruzione finora concessi, di cui 800 milioni già liquidati (535 milioni Mude, 250 Sfinge, 182 dalle Assicurazioni, per oltre 1 miliardo di liquidità complessiva immessa nel sistema).

La faticosa rinascita delle imprese(VIDEO)

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza