Ucraina, Cremlino: "Il Donbass è della Russia, cessate il fuoco solo con ritiro truppe Kiev"

Il consigliere russo Ushakov: "Non credo saremo completamente soddisfatti" dal nuovo piano per la fine della guerra. Bild: Zelensky lunedì a Berlino. Ft: Kiev nell'Ue entro il 2027 in bozza piano Usa

Vladimir Putin
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12 dicembre 2025 | 11.06
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"Il Donbass è territorio russo. Tutto il Donbass è russo. Un cessate il fuoco può verificarsi solo dopo il ritiro delle truppe ucraine". E' quanto ha dichiarato il consigliere per la politica estera del Cremlino, Yuri Ushakov, in un'intervista a Kommersant parlando della possibilità di un referendum sulle concessioni territoriali anticipata da Volodymir Zelensky.

Ushakov ha ammesso che, forse, nel Donbass "non ci saranno truppe dirette, né russe né ucraine. Ma ci sarà Rosgvardiya, la nostra polizia, ci sarà tutto ciò che è necessario per osservare l’ordine e l’organizzazione della vita”.

Il consigliere ha inoltre comunicato che la parte russa non ha ancora preso visione dell'ultima versione del piano per la fine della guerra elaborato dopo le consultazioni tra Usa, Ucraina ed Europa, suggerendo tuttavia che a Mosca potrebbe non piacere. "Non abbiamo visto le versioni riviste delle bozze americane. Quando le vedremo, molte cose potrebbero non piacerci, questo è quello che sento", ha affermato.

Cremlino: "Nessuna tregua, è inganno"

Mosca "respinge qualsiasi pretesto" che possa portare alla richiesta di una tregua o di una pausa sul campo di battaglia, ha detto il portavoce del Cremlino Dmitri Peskov citato dalla Tass, spiegando che se il referendum sulle questioni territoriali è un pretesto per chiedere un cessate il fuoco, una pausa o una tregua al fronte, questo non non funzionerà". Il Cremlino non intende considerare alcuna iniziativa che implichi un rallentamento delle operazioni militari, ha ribadito.

Bild: Zelensky lunedì a Berlino

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sarà lunedì a Berlino per incontrare il cancelliere tedesco Friedrich Merz. Lo scrive la Bild citando autorevoli fonti della sicurezza. Previsti anche incontri con il presidente francese Emmanuel Macron e il premier britannico Keir Starmer. Non è ancora chiaro se ai colloqui parteciperà anche un rappresentante degli Stati Uniti. Il governo di Berlino non ha confermato, ma il giornale precisa che i membri del Bundestag sono stati informati delle "misure di polizia in occasione di una visita di Stato al palazzo del Reichstag e alla Cancelleria federale" e delle restrizioni di accesso per lunedì.

Merz, rispondendo in un punto stampa a Heidelberg, sede di una riunione del Ppe, alla domanda se il summit si terrà con la presenza degli Stati Uniti, ha detto che "la questione delle garanzie di sicurezza per l'Ucraina continuerà ad essere affrontata cercando di coinvolgere anche il governo americano", ma ci sono "ancora tante questioni aperte". Per il cancelliere tedesco, "bisogna rafforzare la difesa ucraina perché il Paese non è in grado di difendersi nel lungo periodo", ed in questo quadro è "necessario il contributo americano". Merz ha quindi rimarcato che "sosteniamo la lotta di Kiev per la democrazia", ma occorre "permettere all'Ucraina di difendersi per il tempo necessario" e l'Europa "vuole dare il suo contributo".

Ft: adesione Kiev a Ue nel 2027 in proposta Usa

Secondo il Financial Times, l'Ucraina dovrebbe entrare a far parte dell'Unione europea entro il primo gennaio del 2027. Questo, almeno, quanto prevede la bozza di accordo di pace elaborata dagli Stati Uniti e in fase di discussione con l'Ucraina per mettere fine al conflitto russo-ucraino iniziato il 24 febbraio del 2022 con l'invasione lanciata da Mosca. La proposta è in fase di negoziazione tra funzionari statunitensi e ucraini con il supporto di Bruxelles, ha aggiunto il Financial Times citando fonti informate sul contenuto del documento.

La proposta di Erdogan

''Un cessate il fuoco limitato ai porti e alle infrastrutture energetiche potrebbe essere utile''. E' quanto il presidente turco Recep Tayyip Erdogan ha proposto durante un incontro con il leader del Cremlino Vladimir Putin, secondo quanto riferito dalla presidenza di Ankara. La Turchia, ha ribadito Erdogan, sostiene gli sforzi di pace tra le parti, sta seguendo ''da vicino'' i colloqui finalizzati a mettere fine al conflitto tra l'Ucraina e la Russia ed è disponibile a ospitare negoziati di pace.

Durante l'incontro tra Erdogan e Putin a margine di un vertice in Turkmenistan si è anche discusso di rapporti bilaterali, oltre che degli sforzi per arrivare alla fine della guerra, come riporta l'agenzia di stampa Anadolu.

Da Banca di Russia ricorso contro uso asset congelati

Intanto oggi, venerdì 12 dicembre, la Banca centrale della Russia ha presentato ricorso dopo che Bruxelles ha ventilato l'ipotesi di trasferire gli asset russi congelati a un 'prestito di riparazione' per l'Ucraina di 140 miliardi di dollari.

Qualsiasi "utilizzo diretto o indiretto" degli asset congelati è "illegale e contrario al diritto internazionale", incluso il principio dell'immunità sovrana degli asset, sostiene la Banca. La Banca centrale anticipa anche la sua intenzione di sfidare senza riserve" qualsiasi azione che porti all'impiego non autorizzato di tali asset "in tutte le sedi competenti" e di perseguire l'attuazione delle successive decisioni giudiziarie nei Paesi delle Nazioni Unite.

Ma non solo, poco dopo aver diffuso questo comunicato, l'istituto ha diffuso un'altra dichiarazione in cui si annuncia il ricorso, presso la Corte arbitrale di Mosca, contro Euroclear - società in cui in Belgio sono depositati la maggior parte degli asset - denunciando le "azioni illegali". Si chiede un risarcimento per le conseguenze di tali azioni che "hanno provocato danni alla Banca di Russia, innescate dalla sua incapacità di disporre dei fondi monetari e dei titoli".

Nell'idea della Commissione europea il prestito all'Ucraina sarebbe restituito solo dopo la fine della guerra, quando la Russia compenserà Kiev per i danni provocati dall'invasione. Progetto a cui si oppone il Belgio.

Presidio davanti a Ecofin: "Usate fondi russi"

A sostegno della linea di Bruxelles stamattina una cinquantina di attivisti pro Ucraina hanno manifestato davanti alla sede del Consiglio europeo dove si tiene la riunione mensile dei ministri delle Finanze dell'Ue, chiedendo di utilizzare i beni congelati alla Banca centrale Russa. I dimostranti hanno scandito slogan ("Usate quei fondi") e sventolato bandiere ucraine e belghe, oltre a cartelli e striscioni.

bruxelles manifestazion adn

"Usate i beni russi - Un modo giusto e legale per difendere l'Ucraina", recita uno, mentre un altro accusa il premier belga Bart De Wever, dubbioso sul progetto presentato dalla Commissione, di essere "il prossimo Viktor Orban".

Raid ucraino contro raffineria di Yaroslav

Intanto i combattimenti vanno avanti. Nella notte raid di droni ucraini contro la raffineria Slavneft-Yanov di Yaroslav in Russia. Un incendio di vaste proporzioni di è sviluppato nel sito di una delle principali raffinerie del Paese, come rendono noto fonti ucraine e russe. Il sito si trova a più di 700 chilometri dal confine con l'Ucraina. L'impianto ha una capacità di 15 milioni di tonnellate di petrolio l'anno ed è il quinto in Russia per volumi di petrolio trattato. Era già stato colpito da droni lo scorso 31 ottobre.

Mentre a Tver, circa 180 chilometri a nordovest di Mosca, i detriti di un drone ucraino hanno colpito un condominio causando il ferimento di sette persone e innescando un incendio. A riferirne sono state le autorità locali: il governatore regionale Vitaly Korolyov ha parlato di sei adulti e un bambino feriti e di una ventina di persone evacuate dal condominio nella città di oltre 400mila abitanti. "A Tver, stiamo affrontando le conseguenze della caduta dei detriti di un drone su un edificio residenziale", ha dichiarato su Telegram. Secondo la Tass i detriti del drone hanno innescato l'incendio in un appartamento e mandato in frantumi le finestre di diversi altri.

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