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Ue-Usa, accordo sui dazi: finita la disputa Airbus-Boeing

L'annuncio della presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen. Biden: "Europa partner naturale"

Afp
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15 giugno 2021 | 13.52
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Gli Stati Uniti d'America e l'Unione Europea hanno risolto la disputa che durava da molti anni sugli aiuti di Stato erogati rispettivamente a Boeing e Airbus, dice la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen.

Von der Leyen aveva annunciato che l'accordo era imminente già stamani, durante la conferenza stampa sul summit Ue-Canada: "Sono molto positiva - ha detto von der Leyen - sul fatto che troveremo un accordo oggi sulla disputa Boeing-Airbus nelle nostre conversazioni con gli amici americani". "Mi ricordo bene - ha aggiunto - quando ho avuto la prima telefonata con il presidente Joe Biden, doveva essere febbraio, che a quel punto avevamo concordato di trovare una soluzione per questa disputa".

"Questo incontro - ha detto von der Leyen secondo un virgolettato pubblicato via social dalla viceportavoce capo della Commissione Dana Spinant poco fa - è iniziato con un progresso decisivo sull'industria aeronautica. Ciò apre un nuovo capitolo nelle nostre relazioni, perché in questo settore passiamo dallo scontro alla cooperazione, dopo 17 anni di dispute". La disputa sugli aiuti di Stato erogati da Washington e da Bruxelles ai rispettivi colossi dell'aviazione civile dura dal 2004. A iniziare la battaglia furono gli Stati Uniti, ricostruisce Dw, sostenendo in sede Wto che Airbus aveva ricevuto 22 mld di dollari di aiuti illegali. L'Ue rispose con una controaccusa agli Usa di aver concesso a Boeing 23 mld di dollari di sussidi 'distorsivi'.

Nel corso degli anni, la Wto ha stabilito che sia gli Usa che l'Ue hanno sussidiato in modo illecito i rispettivi 'campioni' dell'industria aeronautica e ha concesso all'uno e all'altro di applicare dazi 'riparatori'. Nel 2019 ha permesso agli Usa di imporre dazi su 7,5 mld di dollari in valore di merci Ue; nel 2020 ha poi accordato all'Ue il via libera per dazi nei confronti di merci Usa, per 4 mld di dollari.

Gli Stati Uniti hanno così imposto dazi aggiuntivi in ragione di un massimo del 25% su alcuni prodotti Ue e del Regno Unito, dai biscotti ai formaggi, passando per i vini. L'Ue ha preparato una lista di merci da colpire con contromisure, che vanno da alcuni componenti chimici alla ketchup. Nello scorso marzo Ue e Usa avevano già concordato di sospendere le rispettive misure per un periodo di quattro mesi, in modo da avere tempo per risolvere la disputa. Il presidente Joe Biden, ha detto ai giornalisti americani in una conference call il cui testo è stato diffuso dalla Casa Bianca la rappresentante al Commercio Katherine Tai, "è stato chiaro: vuole dimostrare che gli Usa possono guidare le democrazie del mondo per una politica estera che guarda alla classe media. L'annuncio di oggi, che gli Usa e l'Ue hanno raggiunto un accordo per la durata di cinque anni nella disputa Boeing-Airbus, che dura da 16 anni, fa esattamente questo".

L'annuncio, ha aggiunto Tai, "risolve un fastidio in campo commerciale che permaneva da tempo nei rapporti Ue-Usa. Invece di combattere con uno dei nostri alleati più stretti, finalmente ci riuniamo contro una minaccia comune. Abbiamo concordato di lavorare insieme per sfidare e contrastare le prassi non di mercato della Cina in questo settore in modi specifici, che riflettono i nostri standard sulla concorrenza. Questo include una collaborazione sugli investimenti e il trasferimento di tecnologia".

"Più tempo per controversia su dazi acciaio e alluminio"

Per risolvere la controversia sui dazi imposti dagli Usa sull'acciaio e alluminio importato dall'Ue, che "arriva dall'era del passato presidente", servirà "un po' di tempo", ma "confido che troveremo una soluzione", spiega ancora la presidente della Commissione Europea.

Anche perché, rileva von der Leyen, il problema della "sovracapacità produttiva" di queste due commodities non è originato dall'Europa, dato che le esportazioni dall'Ue agli Usa "sono calate". L'Ue avrebbe già potuto adottare "contromisure", ma "non lo abbiamo fatto. Siamo impegnati in colloqui positivi per liberarci il più presto possibile di questo problema", conclude.

Biden: "Europa partner naturale, democrazie sotto attacco"

"L'Europa è il nostro partner naturale, perché siamo impegnati per le stesse norme e istituzioni democratiche, che sono sempre di più sotto attacco". Lo dice il presidente degli Stati Uniti d'America Joe Biden, parlando prima del summit Ue-Usa, in un video pubblicato dal Consiglio. Al "populismo", promosso da "ciarlatani" che tentano di approfittare dell'"ansia" generata in ampie fasce della popolazione dai "cambiamenti tecnologici" in atto da un decennio, occorre rispondere con la "crescita" economica, promossa dalle democrazie che "condividono" gli stessi "valori" fondamentali, ha detto ancora Biden. Nel mondo, dice, "tutto è cambiato negli ultimi dieci-dodici anni. C'è un grande cambiamento tecnologico in corso in molti dei nostri Paesi e questo provoca grande ansia. Molti si chiedono quale sarà il loro posto nel mondo: saranno rimpiazzati da nuove tecnologie, non avranno un lavoro, che cosa faranno?".

"E questo - prosegue - succede in un momento in cui ci sono persone, come posso dire, dei ciarlatani, che cercano di approfittarsi di coloro che sono colpiti" da questi fenomeni. "Lo vediamo in Europa, lo vediamo negli Usa e nel mondo, c'è un falso populismo".

"Mi sembra - aggiunge - che il modo migliore per affrontare questi cambiamenti è creare le circostanze per cui le nostre economie possano crescere, insieme, sulla base dei valori che ci uniscono. E penso che condividiamo gli stessi valore di base: diritti umani, dignità umana".

"Nella città in cui vivevamo con mio padre - aggiunge Biden - l'estrazione del carbone stava morendo, non era più rilevante. Mio nonno era un minatore, un ingegnere minerario, ma nella Pennsylvania nordorientale, mio padre era un agente di commercio".

"L'economia collassò - continua - ci spostammo nel Delaware, appena oltre il confine della Pennsylvania. Gli sentivo spesso dire: 'Joe, un lavoro è più di una busta paga".

"E' una questione di dignità, di rispetto, di essere in grado di guardare un bambino negli occhi e dirgli 'andrà tutto bene'", prosegue Biden. "Ogni tanto ce ne dimentichiamo - aggiunge Biden - si tratta della dignità di un lavoratore. Abbiamo un'opportunità enorme se pensiamo a questi cambiamenti, come il cambiamento climatico, in termini di posti di lavoro: il tipo di posti di lavoro dovremo creare per preservare l'ambiente sono posti di lavoro che avranno buone paghe".

"Dobbiamo attrezzarci per questi cambiamenti - dice ancora - abbiamo molto da fare. Ci sono differenti priorità, ma con lo stesso obiettivo: come Paesi che la pensano allo stesso modo, che condividono gli stessi valori, lavorano insieme, per migliorare gli standard di vita non solo per i nostri popoli, ma anche per il resto del mondo".

"E penso che abbiamo la capacità per farlo, anche se richiederà molto duro lavoro e tanta determinazione", spiega.

L'accordo raggiunto oggi tra l'Ue e gli Usa per risolvere la disputa sui dazi reciprocamente imposti negli anni per compensare gli aiuti di Stati che l'Unione aveva concesso ad Airbus e gli Usa a Boeing, è la "dimostrazione esatta" di come "può funzionare nella pratica" la causa dell'unità delle democrazie, che gli Usa hanno perorato in Europa in questi giorni, ha quindi sottolineato il presidente americano in una dichiarazione diffusa dalla Casa Bianca.

"In questa settimana, al G7, alla Nato, nel mio incontro con i leader dell'Ue e in tutti gli incontri bilaterali che ho avuto con i leader mondiali - dice Biden - ho sostenuto che gli Usa e l'Europa, e le democrazie in tutto il mondo, sono più forti quando lavoriamo insieme per promuovere i nostri valori condivisi, come la concorrenza leale e la trasparenza. L'annuncio di oggi dimostra esattamente come questo può funzionare nella pratica".

"Una delle ragioni per cui sono ottimista - ha poi detto Biden aprendo i lavori del summit Usa-Ue - sono le nuove generazioni, sia in Europa che negli Usa. Questa generazione di giovani è la più istruita della storia americana e anche quella con meno pregiudizi, la più aperta e la più impegnata".

"Penso che ci siano ragioni per credere che, se noi decidiamo le politiche giuste, il futuro è luminoso. Abbiamo l'opportunità di fare cose molto buone. Con questo, come avrebbe detto mia madre, mi zittisco", ha concluso.

Von der Leyen: "Diversi ma uguali in lotta per democrazia"

Incontrando il presidente Biden "mi ha impressionato vedere come riconoscesse che siamo amici e alleati di lunga data", in quanto "condividiamo gli stessi valori". C'è la "consapevolezza che siamo diversi", ma anche che "siamo una cosa sola" quando si tratta di "combattere per la democrazia". Lo dice la presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, in conferenza stampa a Bruxelles.

Nell'incontro con il presidente Usa "abbiamo concordato di mantenere le supply chain", le filiere produttive dei vaccini anti-Covid, "sicure ed aperte", per facilitare la produzione delle dosi necessarie a contrastare la pandemia, aggiunge.

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