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Vaccino Covid, AstraZeneca: "40 milioni di dosi nel primo trimestre"

Il Ceo Soriot in audizione alla commissione Envi del Parlamento Europeo

(Afp)
(Afp)
25 febbraio 2021 | 19.07
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Malgrado "io sia deluso per una produzione al di sotto delle attese" in alcuni stabilimenti di produzione del vaccino anti-Covid, "stiamo imparando in fretta" e "i volumi di produzione cresceranno nel secondo trimestre" del 2021. Lo ha assicurato il Ceo di AstraZeneca Pascal Soriot, in audizione alla commissione Envi del Parlamento Europeo, a Bruxelles.

Soriot non ha fornito cifre precise per le consegne di dosi previste nel secondo trimestre, limitandosi a spiegare che "stiamo aumentando la produzione" per consegnare nel primo trimestre "40 mln di dosi" di vaccino nell'Ue (l'impegno iniziale era di 80 mln).

In AstraZeneca "stiamo lavorando 24 ore al giorno, sette giorni su sette" e "speriamo di rispettare le aspettative per il secondo trimestre" per le consegne di dosi del vaccino anti-Covid all'Ue, cioè 180 mln di dosi, ma "ci vorrà tempo per capire quale tipo di rendimento avremo" ha detto Soriot, rispondendo alle domande degli eurodeputati.

"Il rendimento sta migliorando - ha aggiunto - ma quando inizi la produzione spesso ci sono problemi". In tempi normali, le cose si fanno con più disponibilità di tempo, mentre nel caso del vaccino anti-Covid "avevamo sei mesi per lanciare la produzione" su scala industriale e, ha osservato, "ci sono sempre problemi quando inizi una produzione".

Mentre l'Università di Oxford aveva ipotizzato un rendimento di "5mila dosi" di vaccino per litro prodotto dal bioreattore, ha spiegato, "noi abbiamo adottato una stima molto più conservativa: alcuni siti produttivi hanno rispettato" l'obiettivo, mentre altri hanno prodotto "metà del previsto". Questo ha causato il taglio delle consegne nel primo trimestre. In tutti gli stabilimenti, "il raccolto sta crescendo", ma è presto per stimare con esattezza quale sarà l'output nel secondo trimestre, ha precisato Soriot.

Nel produrre i vaccini anti-Covid, AstraZeneca non ha "alcun magazzino", nel senso che le dosi vengono spedite non appena confezionate, "quindi ogni volta che si verificano problemi di produzione si sentono subito". In condizioni normali, l'azienda ha un magazzino, che le consente di far fronte ai picchi di domanda, ha detto Soriot rispondendo alle domande. In alcuni siti produttivi nell'Ue si sono verificati problemi di "rendimento", essenzialmente dovuto alle variazioni nella produzione dei bioreattori che forniscono il semilavorato da cui vengono ottenute le dosi di vaccino.

Il Ceo ha poi assicurato che per il vaccino anti-Covid di AstraZeneca "non c'è alcun mercato secondario: lo vendiamo solo agli Stati". Riguardo alla destinazione delle dosi prodotte da AstraZeneca sul territorio dell'Ue, "la stragrande maggioranza (non tutto, ndr) di quanto viene prodotto nell'Ue è diretto alla fornitura dell'Ue".

Quanto alla protezione, il Ceo ha sottolineato che con "due dosi" del vaccino anti-Covid prodotto da AstraZeneca e "con tre mesi di intervallo" tra la prima e la seconda si ottiene una "protezione al 92% dalla malattia seria o moderata" causata dal coronavirus Sars-CoV-2.

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