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A.I.

Minority Report, arriva il software che riconosce i criminali dalla faccia

01 dicembre 2016 | 11.31
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Minority Report, arriva il software che riconosce i criminali dalla faccia

Tra 'Minority Report' e un Cesare Lombroso in versione 2.0. Dalla Jiao Tong University di Shanghai arriva infatti un software in grado di riconoscere un criminale - o di predire l'intenzione criminale - dai soli tratti del volto. Frutto di una ricerca dei dottori Xiaolin Wu e Xi Zhang, lo studio è stato pubblicato dalla Cornell University.

Il software si basa unicamente su immagini di volti e dai volti dedurrebbe automaticamente il 'tasso di criminalità' del soggetto. Per farlo, i ricercatori hanno utilizzato 1856 immagini di volti di persone reali - metà delle quali sono condannati - divise per razza, sesso, età ed espressioni facciali, dividendo il tutto in 4 classificazioni principali (Logistic regression, KNN, SVM, CNN). Inserito il volto che interessa nel software, quest'ultimo riuscirebbe quindi a rintracciare quei tratti somatici peculiari che indicherebbero la pulsione criminale (reale o potenziale) del soggetto.

"Abbiamo scoperto - scrivono gli autori dello studio nell'introduzione - alcune caratteristiche strutturali che sono discriminanti per la 'previsione della criminalità', come ad esempio la curvatura del labbro, la distanza dell'angolo interno dell'occhio e il cosiddetto angolo naso-bocca. Scoprire che le immagini di facce 'criminali' e 'non criminali' popolano due ben distinti comparti è stata, su tutto, la scoperta più importante di questa ricerca". "Le varianti tra visi 'criminali' - spiegano ancora i ricercatori - sono significativamente maggiori di quelle delle facce 'non criminali': "In poche parole, i volti di chi non ha commesso reati sembrano avere un grado di somiglianza maggiore rispetto ai volti di criminali".

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