Per la religione islamica il Corano è inimitabile e intraducibile, di conseguenza ad essere tradotti sono i suoi "significati".
Il 'King Fahd Glorious Quran Printing Complex', con sede a Medina, darà presto alle stampe una traduzione dei "significati" del Corano in lingua giapponese ed ebraica. E' quanto ha dichiarato il Segretario generale dell'istituto, Muhammad Salem Ben Shadid al-Awfi, precisando che la traduzione in giapponese è terminata ed è in corso di revisione. L'inimitabilità del Corano, e quindi la sua intraducibilità e irriproducibilità, è l'unico dogma dell'Islam. Per questa ragione si parla di traduzione del significato, o del senso, del testo sacro, e non di traduzione vera e propria, anche se in pratica è ciò che viene fatto.
La versione giapponese sarà pronta per la stampa il prossimo mese di Ramadan, che quest'anno inizierà il 18 giugno, mentre quella in ebraico è stata consegnata a un gruppo di revisori che dovrebbero consegnarla entro pochi giorni per poi essere data alle stampe, ha precisato Awfi, annunciando che vi sono anche altre versioni del Corano in cantiere, come quella in lingua danese e quella in berbero tamazight con caratteri latini, laddove la copia in caratteri arabi è già stata pubblicata.
Altre versioni in corso di preparazione sono quelle in tagalog, ossia la lingua ufficiale delle Filippine, in tagiko, in curdo kurmanji, nepalese, tamil, fulani e altre ancora. Fino ad oggi, il 'King Fahd Glorious Quran Printing Complex' ha dato alle stampe versioni del Corano in 63 lingue.