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Musei: l'arte delle banche in rete, l'Abi vara il MuVir

25 novembre 2015 | 16.34
LETTURA: 6 minuti

La home page di MuVir
La home page di MuVir

Oltre 300mila opere d'arte, da Filippo Lippi al Perugino, da Caravaggio fino a Boccioni e Andy Warhol, appartenenti alle collezioni delle banche italiane, saranno accessibili a tutti attraverso un semplice 'clic'. Questo grazie al MuVir, il primo museo virtuale delle banche italiane, presentato oggi dal presidente dell'Abi, Antonio Patuelli, dal ministro dei Beni culturali e del Turismo, Dario Franceschini, e dal direttore dei Musei Vaticani, Antonio Paolucci, nelle Scuderie di Palazzo Altieri a Roma, sede dell'Associazione Bancaria Italiana.

"Sarà fruibile a partire dalla prossima primavera - spiega Patuelli - e farà conoscere virtualmente a tutto il mondo il patrimonio artistico bancario, aggiungendosi a 'Invito a Palazzo', appuntamento che, un sabato all'anno, in autunno, apre le porte delle sedi bancarie per mostrare 'fisicamente' le collezioni d'arte". Patuelli parla di un doppio obbiettivo del progetto: "Potrebbe stimolare i turisti a venire in Italia proprio nel giorno di 'Invito a Palazzo' per conoscere fisicamente le opere viste su MuVir, ma anche aiutarci a creare la figura del 'banchiere umanista'. Inoltre - sottolinea - sette anni di crisi hanno ridotto i bilanci delle banche, ma il varo di MuVir è un segnale di ripresa".

Di "scelta innovativa e fondamentale", parla Franceschini, spiegando che "con la digitalizzazione delle proprie collezioni, le banche rafforzano ancora di più il ruolo che hanno avuto e che conservano tuttora nell'investire sul territorio italiano e sul suo patrimonio". Il ministro ricorda infatti che "sottolineare l'assenza dei musei italiani nelle top ten di quelli mondiali è sbagliato, perché in Italia non c'è un solo grande museo nazionale, ma ben 420 calcolando solo quelli statali".

Franceschini, grazie ad Art Bonus mi aspetto che istituti bancari investano più di prima

"E' un sistema che ha valorizzato il rapporto tra musei e territorio - prosegue il titolare del Collegio Romano - e che nel 2014 ha avuto ben 40 milioni di visitatori, cresciuti ulteriormente nel 2015. Questa è la nostra forza sulla quale dobbiamo lavorare in vista dell'inevitabile crescita del turismo culturale nei prossimi anni, che non potrà puntare solo sui soliti luoghi ormai saturi e non più in grado di assorbire afflussi enormi. In questo le banche hanno fatto un ottimo lavoro di valorizzazione del territorio e degli artisti ad esso legato, ed è importante che continuino a farlo".

Franceschini ha anche ricordato "l'importante funzione dell'Art Bonus, fissato al 65% nella Legge di stabilità, per promuovere in Italia il mecenatismo, anche nelle imprese, che esiste in altri paesi del mondo, dove un'azienda accresce il proprio valore anche in funzione di quanto investe in cultura. In questo senso le banche sono un modello, ma spero che adesso - auspica il ministro - grazie all'incentivo fiscale previsto con l'Art Bonus, facciano investimenti più alti di prima".

Paolucci ha sottolineato l'importanza "che lo sterminato patrimonio artistico delle banche sia adesso a disposizione del grande pubblico", anche se solo virtualmente. E ha ricordato come "grazie ai finanziamenti delle banche, noi studiosi potevamo realizzare studi complicatissimi, indigeribili per gli editori normali, che invece venivano pubblicati sui preziosi volumi editi dagli istituti bancari. Che spesso, con grande lungimiranza, si facevano anche consigliare da noi per acquistare opere di artisti legati al territorio, fondamentali ma sconosciuti al grande pubblico".

Le opere si potranno ammirare in alta risoluzione e in 3D grazie a tecnologia avanzatissima

Il Museo Virtuale (MuVir) è il risultato di una ricerca congiunta tra l’Abi e i curatori responsabili del patrimonio storico artistico di ventidue banche operanti in Italia. La ricerca è stata condotta insieme a Digilab - Università La Sapienza di Roma e a Cineca di Bologna – Consorzio interuniversitario, attraverso una serie di sperimentazioni, su processi, metodologie e tecniche, relative alla preservazione, comunicazione e divulgazione del patrimonio artistico e culturale.

La piattaforma digitale, in italiano e inglese, segue rigorose norme di tutela e conservazione che prevede: una catalogazione delle opere secondo criteri globalmente riconosciuti e tali da consentire il dialogo dei dati con quelli della grandi reti culturali mondiali; un portale dove le opere sono consultabili e corredate, nei casi più rilevanti, di approfondite informazioni storico-artistiche; uno spazio tridimensionale virtuale entro cui il pubblico può muoversi, decidendo di volta in volta di ordinare le opere secondo criteri variabili e personalizzati.

Di ciascuna opera è disponibile la miniatura, la scheda con i dati di catalogazione, la possibilità di vederla ad alta risoluzione con il sistema di ingrandimento piramidale, un ambiente 3D che mette in scena le opere scelte dall'utente, realizzato con la tecnologia Blender4web utilizzata dalla Nasa per veicolare le recenti scoperte su Marte. Infine sarà possibile realizzare un museo tridimensionale virtuale entro cui il pubblico potrà muoversi, decidendo di volta in volta come realizzare la propria mostra personale da poter condividere con gli altri utenti della rete.

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