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Letteratura: esperti a convegno sull'italiano di D'Annunzio

25 novembre 2015 | 13.14
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Gabriele D'Annunzio (Foto da Wikipedia)
Gabriele D'Annunzio (Foto da Wikipedia)

Si aprirà domani al Mediamuseum di Pescara, per chiudersi sabato, il 42° Convegno nazionale di Studi dannunziani, promosso dalla Fondazione Edoardo Tiboni per la cultura ed il Centro nazionale di Studi dannunziani, sul tema 'D'Annunzio e la lingua italiana d'oggi'. Se Dante è il padre indiscusso della nostra lingua, per quel che riguarda il Novecento Gabriele d’Annunzio è stato colui che ha dato l’impulso maggiore al suo rinnovamento, pescando dalla tradizione letteraria e dai dizionari, creando in abbondanza neologismi, arricchendo straordinariamente il suo lessico.

Il poeta pescarese, che, anche riguardo all’uso della lingua si è spesso confrontato con Dante, uno dei suoi grandi modelli, si vantava di aver usato, nella sua straordinariamente ricca produzione letteraria, quarantamila parole, ponendosi in antagonismo con il Sommo poeta, che ne aveva usate solo dodicimila. "Pur se molti sono stati i contributi dedicati negli ultimi decenni a questi argomenti, anche con approfonditi studi su singoli autori e con la compilazione di dizionari, è utile, in un momento così complesso come il nostro, anche nell’uso della lingua attraverso le nuove tecnologie, un ulteriore approfondimento che tenga conto dell’eredità linguistica dannunziana, non solo riferita alla letteratura, che pure occupa un posto preminente, ma anche alla lingua quotidianamente usata", affermano gli organizzatori del convegno di Pescara.

Per la prima giornata il programma prevede la relazione introduttiva del professore Giorgio Patrizi su 'D'Annunzio, Gadda e la lingua italiana d'oggi' e la rappresentazione dell'atto unico 'Mùsami, o Vate, alle colonne del Vizio' scritto, diretto e co-interpretato da Mariaelena Masetti Zannini: lo spettacolo si ispira ad un approfondito studio su Gabriele d'Annunzio. Attraverso la voce delle sue donne tornerà in vita soprattutto come poeta, ma anche come uomo, in un'immaginaria seduta spiritica. La seconda giornata del convegno che si svolgerà nell'Aula Magna del Liceo Classico G. d'Annunzio ha in programma gli interventi di Gianni Oliva, 'Appunti preliminari su d'Annunzio e la lingua: problemi di metodo'; Lorenzo Braccesi, 'Il cerretano. Tra lingua e stile, dal mito di Ulisse alla signorina Felicita'; Maria Rosa Giacon, 'Pleasure: 'Il Piacere' inglese e l'apporto della lezione linguistica dannunziana'; Walter Tortoreto , "D'Annunzio e l'acqua', e Marco Presutti, 'So i canti di tutti gli uccelli. Gabriele d'Annunzio alla scuola di Alcmane'.

Infine nella terza giornata, ospitata nell'Aula Magna del Liceo Scientifico G. Galilei, interverranno Angelo Piero Cappello, "Gabriele d’Annunzio, la 'questione della lingua' e l’italiano contemporaneo"; Andrea Lombardinilo, 'D'Annunzio, o della comunicazione sociale: La Carta del Carnaro'; Emiliano Picchiorri, 'L'eredità linguistica dannunziana tra lessico e sintassi' e Raffaele Giannantonio , 'D'Annunzio e la lingua dell'architettura'.

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