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Mostre: al Castello Visconteo di Legnano tornano 'Le stanze dell'Arte'

28 agosto 2016 | 16.00
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'Reificazione #18', Dario Maglionico - Adnkronos
'Reificazione #18', Dario Maglionico - Adnkronos

Doppio appuntamento sabato 3 settembre per il progetto 'Le stanze dell'Arte', che torna dopo la pausa estiva alla Pinacoteca del Castello Visconteo di Legnano (Milano). Si inaugurano due mostre: la personale del pittore Dario Maglionico, 'Sincronie' e la personale del fotografo Claudio Argentiero, 'L’ombra come luce'. L'idea dell'assessorato alla Cultura del Comune dell'Alto Milanese è quella di far rivivere il Castello dopo gli interventi di riqualificazione e far conoscere a sempre più persone la storia e la bellezza della fortificazione medievale risalente al 13esimo secolo.

Entrambe le mostre saranno aperte al pubblico fino al 18 settembre (ingresso libero). Gli orari di apertura sono sabato, dalle 15 alle 19, e domenica dalle 10 alle 12.30 e dalle 15 alle 19.

Dario Maglionico, 30 anni, è un pittore iperrealista, vive a Milano. Il percorso espositivo, a cura di Claudia Contu, presenta parte della produzione artistica realizzata negli ultimi due anni da Maglionico. I suoi oli su tela indagano su quanto Eraclito aveva già intuito oltre duemilacinquecento anni fa, ovvero che tutto scorre, tutto è mutevole. L'eterno divenire si può applicare anche a fattori prima intangibili e solo in parte categorizzabili come il tempo e lo spazio.

Da qui, figure che spariscono e ricompaiono, come fantasmi che sfuggono all'osservatore e lasciano diversi interrogativi sulla percezione umana del sé e dell'ambiente circostante. Nato a Napoli, Maglionico è laureato in ingegneria Biomedica presso il Politecnico di Milano, ma dal 2014 si dedica esclusivamente alla pittura. È stato recentemente finalista del premio Bugatti-Segantini per la categoria Under-35 e del nono Premio Arte Laguna a Venezia. Nel 2015 gli è stata dedicata Claustrophilia, mostra personale alla Galleria RivaArtecontemporanea di Lecce, curata da Ivan Quaroni. Ha partecipato a numerose mostre collettive in diverse città tra cui Milano, Varese, Venezia, e Verona.

Claudio Argentiero è un fotografo di Samarate (Varese), presidente dell’Archivio Fotografico Italiano con sede a Castellanza. Attento conoscitore della stampa fotografica, da autore domina il rapporto fra i contrasti ben consapevole che in tal modo potrà conferire alle sue immagini una intensa plasticità. Insegue le persone che si aggirano fra le strade affollate di Milano o fra i vicoli della suggestiva Arles. Gioca con il controluce, disegna strane geometrie sulle facciate dei palazzi, fa emergere dal buio delle ombre leggere macchie di colore, frammenti di gesti, espressioni comprese di uomini e donne che camminano inconsapevoli di essere stati trasformati in protagonisti di questo racconto fatto di immagini.

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