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Palermo: oltre 160 mila visitatori per 'Le Vie dei tesori', domani Notte Bianca Unesco

27 ottobre 2016 | 15.09
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Percorso arabo-normanno
Percorso arabo-normanno

Finale col botto per Le Vie dei Tesori: il festival che apre oltre 90 luoghi di Palermo, ha già raccolto numeri da record – oltre 160 mila visitatori nei primi quattro weekend – ma si ripromette di raggiungere il massimo della sua lunga storia che dura da dieci anni. E lo farà durante la lunga Notte Bianca dell’Unesco durante la quale saranno aperti gratuitamente i siti che formano il percorso arabo normanno. Dai mosaici lussuosi dei re normanni alla semplicità delle cupole islamiche, dalle muqarnas cesellate alle iscrizioni simbolo di convivenza: un percorso unico, un viaggio affascinante che segna di fatto l’avvio del 51° sito dell’Unesco. Domani la cerimonia di inaugurazione ufficiale con il Capo dello Stato Sergio Mattarella, dalle 20 a mezzanotte saranno visitabili la Cattedrale, la chiesa di San Cataldo, la Martorana, San Giovanni degli Eremiti, Ponte Ammiraglio, il Palazzo della Zisa (navetta gratuita da piazza Indipendenza); ingresso libero a Palazzo Reale e alla Cappella Palatina già sin dalle 19. La Notte Bianca sarà poi sabato a Monreale dove apriranno il Duomo e il chiostro, dalle 20 alle 24; e domenica a Cefalù, sempre Duomo e chiostro, dalle 17 alle 21.

Ma questo ultimo weekend riserva moltissime sorprese: come la scoperta di Villa Chiaramonte Bordonaro, in quella che un tempo fu la Piana dei Colli, la villeggiatura dei nobili palermitani. La ex casina di caccia dei Marchesi Geraci fu poi acquistata dai Bordonaro che la trasformarono e la ammodernarono dotandola di due belle terrazze con il pavimento in maiolica. Ma non è tanto la struttura a riservare sorprese quanto l’interno: la villa - ancora oggi abitata dai proprietari e aperta venerdì e sabato dalle 10 alle 17,15 -, conserva la più importante collezione d’arte privata di Palermo: è parte della collezione di Gabriele Chiaramonte Bordonaro (1834–1914), collezionista dal sicuro gusto internazionale, che acquistò opere di grande importanza da galleristi europei: dai dipinti del ‘300 e ‘400 fiorentino ai fiamminghi del ‘400 e agli olandesi del ‘600 fino alle tele da attribuire a Van Dyck. Una pinacoteca straordinaria, dimenticata per decenni e mai aperta al pubblico, che si mostra per la prima volta grazie alla collaborazione dei suoi proprietari. E proprio per questo motivo è stato chiesto l’aiuto di giovani specialisti di storia dell’arte guidati da Claudio Gulli, che ha studiato per due anni la collezione. Il percorso di visita comprende i saloni al primo piano (ma non il parco) attraverso le diverse collezioni del senatore Bordonaro (maioliche, antichità greche, libri d’arte), a partire da un suo ritratto del pittore umbertino Antonio Zona.

In seguito, tre giovani studiosi presenteranno alcune opere, sulle quali hanno condotto specifici approfondimenti. Martina Bordone (Università di Firenze) si occuperà di un polittico integro di inizio ‘400; Giovanni Pescarmona (Università di Firenze) si concentrerà su una cuspide di un polittico smembrato, “Dio Padre che regge il Crocifisso” di Gherardo Starnina; e Clare Kobasa (Columbia University) presenterà una “Testa di apostolo” di grande impatto scenico, probabilmente da attribuire ad Anton Van Dyck. E un’altra sorpresa, solo per questo ultimo weekend: non solo sarà possibile visitare sabato e domenica (dalle 9 alle 13,30), il Conservatorio Bellini, ma lo si farà sulla scia delle note: si scoprirà che sorge sulla trecentesca chiesa della SS.Annunziata, di cui rimangono il campanile, il colonnato dell’ex chiostro, il portale chiaramontano e un bassorilievo del ‘400.

E tutta la casa dei giovani talenti risuonerà di musica: dalle 10, in sala Sollima, si esibiranno un Ensemble di trombe diretto da Nicola Genualdi; Giorgio Morello al pianoforte, il duo Riccardo Lo Coco e Domenico Pecoraro a mandolino e chitarra, il duo Nina Cannella e Gioacchino Tubiolo a sax e pianoforte. In contemporanea, dalle 9 in sala Scarlatti, il duo pianistico Elisa Filippello e Paola Gino Grillo, lascerà il posto ai soprani Antonella Infantino, Federica Faldetta, Chiara Fiorani, al sopranista Giuseppe Montagno, al tenore Andrea Schifaudo, accompagnati al piano da Adele Mazzi. Altri giovani musicisti e cantanti si esibiranno domenica.

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