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Roma si ferma, sfila il corteo dei dipendenti comunali

Lo sciopero coinvolge 24mila dipendenti capitolini: dai vigili alle educatrici degli asili. Protestano contro la delibera che prevede il conguaglio del salario accessorio (Foto)

(Adnkronos)
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06 giugno 2014 | 10.29
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“No a ideologie politiche ed economiche, difendiamo i diritti dell’uomo del futuro”: lo striscione degli educatori della scuola dell’infanzia ha aperto il corteo dei dipendenti del comune di Roma Capitale che protestano contro la delibera che pone il termine del 31 luglio e prevede il conguaglio del salario accessorio.

La protesta, partita da piazza della Bocca della Verità e diretta a piazza Venezia, è arrivata in tarda mattinata in piazza del Campidoglio. Il corteo, circa 3mila persone secondo fonti della Digos, è salito fin sotto gli uffici del comune per ascoltare i rappresentanti sindacali di Cgil-Fp, Cisl-Fp, Uil-Fpl e Csa rinfacciare a Marino le parole usate in campagna elettorale e rimaste, dicono, “purtroppo soltanto promesse”. “Come quando diceva - spiega un sindacalista - ‘basta utilizzare bene ciò che spesso viene sprecato, per non perdere la risorsa più importante: le donne e gli uomini che ogni giorno sono al lavoro per i propri concittadini’ o quando ribadiva che ‘il contributo dei dipendenti dell’amministrazione è determinante per cambiare la città’, che bisognava ripartire tutti insieme... parole scritte sul programma elettorale e che lì sono rimaste”.

Hanno sfilato i vigili, disseminati tra la folla e riconoscibili dalle pettorine fosforescenti, gli ‘educatori’, i bibliotecari, gli addetti ai servizi anagrafici, tutti con i fischietti in bocca per chiedere il ritiro della delibera che significherebbe vedere la busta paga alleggerita, in media, di 380 euro al mese. Ma anche fissare come tetto massimo lo stipendio del sindaco e riparametrare su questo i compensi dei politici; aprire un tavolo per la lotta agli sprechi e all’illegalità; vedere riconosciuta dal governo la specificità di Roma Capitale su assunzioni e organizzazione del lavoro; vedere ritirati gli atti unilaterali che incidono su condizioni economiche e organizzative.

“Oggi è una bellissima giornata - ha detto Natale Di Cola, segretario Cgil Fp - perché i lavoratori sono in piazza con i sindacati per dire all’amministrazione che forse è il caso di cambiare passo. I progetti messi in campo fino ad adesso non vanno bene, ora si può scrivere una nuova storia, l’amministrazione faccia un passo indietro sulle proposte che ha avanzato e sulla tagliola sugli stipendi. Questo è uno sciopero per la città perché vogliamo che finalmente i servizi possano funzionare”.

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