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Alluvione a Genova, nuova notte di paura. Esplode la rabbia/Video. Estesa l'allerta

10 ottobre 2014 | 08.17
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Un morto e fango dappertutto. Polemiche sul mancato allarme. Cittadini infuriati, se la prendono con i vigili e danneggiano una loro auto. Il sindaco: "La Regione chieda lo stato di calamità". Renzi: "Non vi lasceremo soli". Gabrielli sabato a Genova. Chiuse tutte le scuole. Un treno esce dai binari/Fotogallery. I geologi: "Per queste emergenze non si è fatto granché, ci sono 2,5 miliardi non spesi". Ennesimo nubifragio killer /I precedenti. Nel 2011 ci furono sei vittime

(Infophoto) - INFOPHOTO
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Un morto e una città travolta dal fango e dall'acqua. E' il tragico bilancio dell'alluvione che giovedì notte ha colpito Genova, tre anni dopo quella del 2011 che causò la morte di sei persone. Nel corso della notte sono esondati Bisagno, Fereggiano, Sturla, Scrivia e un suo affluente (a Campogrande di Savignone la gente è salita sui tetti delle case). La vittima è Antonio Campanella, 57 anni. Il suo corpo senza vita è stato trovato in Borgo Incrociati.

Molte auto sono state travolte dalla piena, divelti anche i cartelli stradali. Sono state allagate le zone di Brignole e Marassi. In via XX Settembre i negozi sono stati invasi dall'acqua. Nella zona di Marassi sono saltate le linee telefoniche. A Montoggio, nell'entroterra tre persone sono state tratte in salvo dalla furia dell’acqua.

Esplode la rabbia - Un'automobile della polizia municipale, inviata in servizio nella zona del torrente Fereggiano, in mattinata è stata circondata e danneggiata da persone che protestavano per il disastro avvenuto.

Treno uscito dai binari - Probabilmente a causa della pioggia che potrebbe avere smosso il terreno, un treno è stato deviato dai binari intorno alle 12.15 a Genova. Al momento non si registrano feriti, il macchinista ha subito una contusione a una gamba. L'incidente è avvenuto al bivio Fegino, sulla linea Milano - Genova.

Le previsioni - La situazione è ancora molto critica, spiega l'Arpal. La Protezione civile della Regione Liguria ha prolungato lo stato di allerta 2 idrogeologica su Genova, Savona e La Spezia, fino alle 12 di venerdì. Emanata l'Allerta 1 per l'entroterra savonese. Inoltre, il Dipartimento della Protezione Civile ha valutato una criticità rossa per rischio idrogeologico in Liguria centrale ed orientale. L'esercito si tiene pronto a intervenire.

Renzi - Il premier Matteo Renzi è in costante contatto con il capo della Protezione civile Franco Gabrielli. "Trovando le opportune soluzioni giuridiche, non lasceremo soli coloro che vogliono ripartire e saremo pronti a fare la nostra parte", ha assicurato Renzi. "Adesso è il momento della responsabilità -ha proseguito- ora è il momento del fango, è il momento di spalare, il ministro Pinotti è su, siamo pronti ad intervenire in tutte le forme. Domani ci sarà il capo della Protezione civile che ha riposto subito in modo veloce. Da lunedì però la discussione deve essere su come sblocchiamo le norme, perché non è possibile che ci siano situazioni di difficoltà anche in alcuni casi legate ai ritardi della burocrazia. Se il problema è la mancanza di strutture, di opere pubbliche perché c'è già il finanziamento ma ci sono i ricorsi al Tar, allora bisogna cambiare qualcosa anche a livello di norme".

Scuole chiuse - Le scuole di ogni ordine e grado, pubbliche e private, rimarranno chiuse a Genova anche sabato a causa della situazione meteo. Chiusi anche i musei, i centri sociali, i teatri.

Sciacallaggio - Si registrano anche atti di sciacallaggio, in particolare sono stati svuotati diversi negozi in via XX Settembre. È intervenuta la polizia.

Le polemiche - A Genova è polemica sulle responsabilità relative al fatto che la città è stata colta di sorpresa, come nel 2011, dall'alluvione. Alcuni cittadini delle zone invase dalle acque hanno protestato perché la Protezione Civile non avrebbe preso per tempo i provvedimenti necessari, ma l'assessore regionale alla Protezione Civile Raffaella Paita, ha dichiarato che le previsioni diramate da Arpal non contenevano indicazioni tali perché la Protezione Civile dichiarasse lo stato d'allerta.

Il sindaco di Genova Marco Doria ha chiesto "formalmente alla Regione che avanzi la richiesta di stato di calamità per Genova in modo da avere risorse immediate per riparare i danni". Riguardo alle polemiche, il primo cittadino spiega: "Abbiamo affrontato la situazione sulla base di segnalazione Arpal che parlava di probabilità di rovesci forti e quantità di pioggia significativa ma non parlava di allerta".

"Quello che è certo è che abbiamo un territorio fragilissimo", afferma. "A Genova abbiamo degli interventi strutturali che si possono e si devono realizzare. Uno di questi è il rifacimento della copertura del Bisagno, il fiume che è esondato, che però - denuncia - è stato bloccato per due anni, da quando mi sono insediato, per ricorsi e controricorsi al Tar di imprese che hanno perso l'assegnazione dei lavori".

"Inefficienze di sistema che sono uno scandalo e non possono essere tollerate" hanno causato ritardi nella costruzione di opere come lo scolmatore del Fereggiano e la copertura dell'ultimo tratto del Bisagno che avrebbero mitigato gli effetti dell'alluvione, sottolinea il sindaco.

Quanto alle previsioni per le prossime ore, il sindaco aggiunge: "Non voglio fare allarmismo ma non posso nemmeno mandare un messaggio di rassicurazione. L'allerta per noi resta alta, qualunque cosa ci dicano gli organismi preposti".

Secondo il ministro dell'Interno Angelino Alfano "bisogna accertare le responsabilità sul perché non si è fatto tutto quello che si doveva per prevenire quello che è successo".

Il ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti, sottolinea: "Genova ripete oggi con un'altra vittima, il lutto di tre anni fa, quando una alluvione 'fotocopia' di quella odierna causò 6 morti". "I lavori per la messa in sicurezza del Bisagno, con 35 milioni già stanziati e pronti da spendere, sono rimasti bloccati per tre anni a causa di un contenzioso presso la giustizia amministrativa", rileva il ministro.

Marta Vincenzi, sindaco di Genova quando il 4 novembre 2011 l'alluvione provocò la morte di sei persone dice all'Adnkronos: "E' molto triste, il dolore di questi giorni si sovrappone al ricordo di quei giorni terribili".

Attivata unità di crisi del Mibact- Il ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo ha attivato l’unità di Crisi regionale per la verifica dei danni al patrimonio culturale . Al momento non si segnalano danni gravi, salvo l’allagamento dell’area dell’anfiteatro romano di Piazza delle Erbe. Anche all’Archivio di Stato di Genova, sede di S. Ignazio, si sono verificati allagamenti in alcuni locali, che per il momento sembrano non aver interessato la documentazione.

Monitorati i corsi d'acqua - I livelli idrometrici nei corsi d'acqua monitorati sono in fase decrescente in tutta la regione. Nelle prossime ore tuttavia non si escludono criticità nei corsi d'acqua sollecitati dagli scrosci più intensi, in particolare nei piccoli rivi della zona costiera compresa tra il levante genovese e tutto il Golfo del Tigullio.

Esondazioni anche nel levante e nell'entroterra - La pioggia ha colpito duramente anche il levante della provincia di Genova. A partire dall'1.30 i vigili del fuoco di Chiavari sono stati impegnati tutta la notte. A Pian dei Ratti sono intervenuti per liberare una persona rimasta prigioniera dell'acqua in una fabbrica, altre persone sono state tratte in salvo a Prato Officioso, frazione di San Colombano Certenoli, dove è esondato il torrente Lavagna.

Case e capannoni sono rimasti allagati anche nelle frazioni di Micheloni, Maggi e Cogozzale. A Chiavari l'Entella ha superato gli argini allagando la pista ciclabile, i giardini della foce e il sottopasso di via groppo, già invaso dalle acque nel pomeriggio, poi è rientrato nel corso della notte. A Recco il torrente Recco è uscito dagli argini in diversi punti. Nell'entroterra di Genova è esondato il torrente Scrivia, travolgendo una decina di automobili a Montoggio e allagando i primi piani delle case.

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