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Tre malate di cancro in 'Vita da non morire mai'

Nell'Aula Magna di Biotecnologie dell'Università Federico II l'ultimo lavoro di Silvana Maja. "Un viaggio verso un progetto di vita nuovo - dice l'autrice - in cui l’elemento negativo assume la valenza di un potente stimolo che tocca tutti noi"

Tre malate di cancro in 'Vita da non morire mai'
21 maggio 2015 | 16.46
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L'ultimo film di Silvana Maja 'Vita da non morire mai', ospitato dal Convegno 'La medicina narrativa e le buone pratiche nei luoghi della cura' all'Università Federico II di Napoli, si inserisce nel nuovo corso di orientamento umanistico della cura. "In 57 minuti vedremo l'alternarsi di tre donne colpite dal cancro - dice Silvana Maja, autrice e regista del film - che ho seguito in alcune fasi della malattia".

"Mi è sembrato che per loro narrare la propria storia fosse un’occasione per gestire il senso dell'ignoto, per ricostruire e riorganizzare con altri codici i significati legati alla propria esperienza di vita. Voci coraggiose si rompono all’improvviso, si piegano, poi si elevano fino a trovare una determinazione, un doppiofondo che fa da cassa di risonanza per altre donne. Il narrare scandito da un orologio interiore diventa un nuovo modo di guardare a sé, ai legami interpersonali, al proprio ruolo nella società. Un viaggio verso un progetto di vita nuovo, in cui l’elemento negativo assume la valenza di un potente stimolo che tocca tutti noi".

"Gli interessi di ricerca degli ultimi anni - dice Francesca Marone, tra le principali organizzatrici del convegno - si sono sempre più orientati alle dimensioni narrative, autoriflessive e autobiografiche, riutilizzando diversi dispositivi: il cinema, il teatro, la letteratura e i new media, sia per facilitare la formazione degli operatori in termini relazionali sia per accogliere l’espressione da parte di chi si è ammalato. Ciò che a prima vista sembra indicibile, perturbante, proprio attraverso la potenza del racconto innesca processi di grande trasformazione, nel paziente come pure in chi ascolta queste storie. Un esempio per tutti, il documentario diretto da Silvana Maja 'Vita da non morire mai', che sarà proiettato nel pomeriggio di venerdì alla presenza della regista nella sessione "Trasformazioni, metafore e sintassi dell'indicibile'".

Il film è in programma domani nell'Aula Magna di Biotecnologie dell'Università degli Studi Federico II di Napoli. Interverranno, tra gli altri, Guenda Bernegger della Scuola Universitaria Professionale della Svizzera italiana, Francesca Marone dell'Università degli Studi di Napoli Federico II e Paola Ragni dell'Associazione Carmine Gallo Onlus.

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