cerca CERCA
Mercoledì 08 Maggio 2024
Aggiornato: 12:27
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Omicidio Scazzi: processo appello, confermati ergastoli per Sabrina e Cosima

Cosima Serrano e Sabrina Misseri
Cosima Serrano e Sabrina Misseri
27 luglio 2015 | 20.43
LETTURA: 4 minuti

La Corte di assise di Appello di Taranto ha confermato la sentenza di ergastolo per Sabrina Misseri e per la madre Cosima Serrano al termine del processo di secondo grado per l'omicidio della 15enne Sarah Scazzi, uccisa ad Avetrana il 26 agosto del 2010. Si tratta rispettivamente della cugina e della zia della vittima, la prima detenuta dal 15 ottobre del 2010 e la seconda dal 26 maggio del 2011. Erano imputate di concorso in sequestro di persona, omicidio volontario e soppressione di cadavere.

Accolte le richieste di condanna alla massima pena del sostituto procuratore generale della Corte d'Appello Antonella Montanaro. Il processo di appello e' iniziato a novembre dello scorso anno. La sentenza di primo grado fu pronunciata nella primavera del 2013. Secondo l'accusa le donne avrebbero collaborato nello strangolamento di Sarah nella villetta di via Deledda, poi si sarebbero fatte aiutare nella soppressione del cadavere da Michele Misseri, marito di Cosima e padre di Sabrina, che e' stato condannato a otto anni a conferma della sentenza di primo grado.

L'uomo si sarebbe preso il compito di gettare il cadavere in un pozzo nelle campagne di Avetrana. Il presidente della Corte, Rosa Patrizia Sinisi, il giudice a latere e i sei giudici popolari erano in Camera di Consiglio da venerdi' a mezzogiorno. 

"Era un pericolo temuto e che si è verificato, non nascondo che le mie aspettative, leggendo gli atti del processo, erano altre ma, nonostante questo, avevo enormi apprensioni", ha detto l'avvocato Nicola Marseglia, uno dei due difensori di Sabrina Misseri. "Non è più tempo di polemiche, non ce n'è motivo, la corte ha deciso in questo modo, bisogna rispettare la sentenza. Sono convinto che sia sbagliata. Bisogna rispettare la sentenza, come abbiamo fatto in primo grado. La impugneremo, sperando che venga riformata".

"Resta un processo abbastanza enigmatico", ha aggiunto. "Negli atti del processo non c'è una prova degna di questo nome a carico di Sabrina Misseri. Purtroppo è così, bisogna andare fino in fondo. D'altra parte questo è un processo - ha evidenziato il legale- che sapevamo che sarebbe finito comunque in Cassazione. Se oggi ci fosse stata una riforma della sentenza l'avrebbe impugnata la procura generale. La conferma costringe la difesa a impugnare. Aspettiamo le motivazioni, poi faremo l'ultimo passaggio".

La corte di appello ha parzialmente riformato la sentenza della Corte di assise, assolvendo due imputati minori, Antonio Colazzo e Cosima Prudenzano, entrambi perché il fatto non sussiste. Si tratta dei parenti del fioraio Giovanni Buccolieri che prima disse di aver visto il sequestro della piccola. Leggermente diminuita la pena a Carmine Misseri, fratello di Michele, condannato a 5 anni e 11 mesi, al quale è stata eliminata la recidiva. L'uomo era imputato di concorso in soppressione di cadavere. In primo grado era stato condannato a sei anni. Per l'avvocato Vito Russo junior, ex legale di Sabrina, la pena è stata rideterminata in 1 anno e 4 mesi. In primo grado era stato condannato a due anni.

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza