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Mutui, #LaCasaNonSiTocca: l'hashtag è virale

03 marzo 2016 | 11.13
LETTURA: 3 minuti

Fermo immagine da un video postato sul profilo Facebook del deputato Alessandro Di Battista
Fermo immagine da un video postato sul profilo Facebook del deputato Alessandro Di Battista

#LaCasaNonSiTocca. Ecco l'hashtag, (ormai divenuto virale), lanciato ieri dal Movimento cinque stelle. La protesta in rete intende attirare l'attenzione sulla modifica del testo unico bancario che con sette rate di mutuo saltate, permetterebbe l'esproprio per le banche senza passare dal Tribunale. Un provvedimento molto discusso, che ha acceso il confronto parlamentare. Ieri, alla Camera, il presidente di turno Luigi Di Maio è costretto a sospendere brevemente la seduta nel corso del question time ed espellere il deputato M5S, Marco Brugnerotto. Di Maio ha dovuto usare il cartellino rosso perché un gruppetto di deputati del M5S ha esposto in aula un cartello "La casa non si tocca".

"Hanno già aggredito i nostri stipendi, i nostri posti di lavoro, i nostri risparmi. Adesso vogliono mettere le mani sulle nostre case. Renzi, ‪#‎semitocchilaCasa‬ degli italiani sarà un Vietnam dentro e fuori il Parlamento"- scrive il vicepresidente della Camera Luigi Di Maio sul suo profilo social. Mentre Alessandro di Battista, deputato pentastellato alla camera commenta così:"#LaCasaNonSiTocca l'unica difesa contro uno stato corrotto che attacca i cittadini per difendere le banche".

Intanto il governo getta acqua sul fuoco. La norma, ha osservato il vice ministro dell'Economia Enrico Zanetti "è sicuramente migliorabile e la commissione è il luogo per discuterne tra maggioranza e opposizione''. Tuttavia gli scenari che i grillini ''stanno disegnando e il cinema che hanno fatto non hanno nulla a che vedere con il testo in discussione e con la politica che serve al Paese".

Rassicurazioni sono arrivate anche dall'Abi: "Non c'è rischio di avere la casa pignorata", ha chiarito il presidente dell'Associazione Antonio Patuelli. "È una direttiva europea, non è una richiesta dell'Abi. Ho studiato il documento del governo che recepisce la direttiva - ha aggiunto - e non riguarda fatti passati, ma eventualità, possibilità per il futuro, è una cosa lasciata alla libera contrattazione tra le famiglie e gli istituti bancari, e non riguarda il passato e i crediti deteriorati".

A protestare non sono però solo i parlamentari del M5S. Anche i cittadini si sono mobilitati in massa esprimendo il loro dissenso: "Piuttosto la riempio di letame, se le banche vogliono la mia casa, la dovranno vendere come stalla", scrive ad esempio un utente che sulla questione 'promette battaglia'...

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